COVID & CORRUZIONE AL COMUNE DI PIEDIMONTE. Indagati gli imprenditore VIP Civitillo e Di Pietro e altri 10. TUTTI I NOMI
1 Marzo 2021 - 16:53
PIEDIMONTE MATESE (g.g.) – Si vanno chiarendo maggiormente i contorni dell’indagine della Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere, seguita dal Pubblico ministero Gerarda Cozzolino, che riguarda diversi fatti non necessariamente legati tra di loro. Da una parte c’è l’avviso di garanzia per l’ex sindaco Luigi Di Lorenzo, che di professione fa il medico ospedaliero, e l’ingegnere di Casagiove Vincenzo Menditto, responsabile dell’Ufficio tecnico del comune, relativamente al caso di presunti comportamenti finalizzati a costringere il proprietario della clinica Athena, con sede a Piedimonte, a non accettare malati covid, nonostante avesse dato la sua disponibilità durante la prima ondata della pandemia (marzo 2020), dall’altra parte episodi diversi, soprattutto per manifestazioni tipo Il Rally del Matese, in cui si sarebbero consumati reati come corruzione, abuso d’ufficio e simili.
A questi si legano gli altri nomi, di cui alcuno già noto, come quello dell’ex presidente del consiglio comunale, Gianluigi Santillo, altri solo bisbigliati, a partire da Ruggiero Di Pietro, notissimo imprenditore della sanità locale quale co-proprietario della Clinica dei Pini. E ancora, Vittorio Civitillo, tra gli imprenditori più noti di Piedimonte Matese, che con il Gruppo Seri è impegnato con grandi fatturati nei settori della costruzione, consulenza aziendale e di ingegneria e immobiliare. Attività che condivide con la PMIMMOBILIARE, della quale Civitillo è stato per anni (e non sappiamo se lo è ancora) presidente del CdA. La Seri riassume tantissimi marchi come Ics, Seri Plast, a lavoro nel mondo della plastica e del riciclaggio, e Faam, azienda che si occupa di batterie.
Il sesto indagato è Giovanni
Per quanto riguarda l’amministrazione cittadina di Piedimonte, è indagato anche il vice sindaco di Di Lorenzo Ivan Filetti e gli assessori Salvatore Devid Raucci e Loreta Di Marco. Spostandoci sui comuni limitrofi, l’avviso di garanzia ha colpito anche Bruno Pagliaro, ex sindaco di Dragoni, e Antonio Montone, in passato primo cittadino di Castello del Matese e adesso “semplice” consigliere comunale.