I NOMI. False cittadinanze e residenze fantasma: scena muta davanti al gip per due impiegate comunali

15 Maggio 2025 - 12:03

Otto le misure cautelari emesse, avrebbero fatto ottenere la cittadinanza italiana a brasiliani con documenti falsi

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ORTA DI ATELLA – Innanzi al Gip dott. Raffaele Coppola sull’indagine coordinata dal P.M Cesare Sirignano , si avvalgono della facoltà di non rispondere le due impiegate comunali del comune di Frattaminore Anna Perrotta , difesa dall’ Avvocato Felice Belluomo, e Carmelina Del Prete, funzionaria dell’ufficio anagrafe del Comune di Orta di Atella, difesa dall’Avvocato Antonio Barbato.

Le due sono accusate di essere partecipi ad una associazione costituita da soggetti italiani e brasiliani finalizzata a consentire il ricongiungimento e la cittadinanza juris sanguinis con formazione di falsi certificati di ingresso e di residenza nei rispettivi comuni

L’indagine, sviluppata attraverso intercettazioni, pedinamenti e analisi informatiche. Gli importi richiesti per ogni pratica variavano tra gli 8mila e i 45mila euro, con una media di 22mila euro: il giro d’affari stimato si aggira su diversi milioni. Le false cittadinanze così ottenute aprivano ai beneficiari le porte dell’Unione Europea, con conseguenze potenzialmente rilevanti anche in termini di sicurezza e controllo dei flussi migratori. La Procura non esclude ulteriori sviluppi: le indagini proseguono per accertare il coinvolgimento di altri funzionari pubblici e verificare la posizione di altri Comuni dell’area. Un colpo durissimo a un sistema criminale che, per anni, ha sfruttato le falle della pubblica amministrazione per fini illeciti, minando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Tra gli arrestati figurano la già citata Carmelina Del Prete, coordinatrice dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Orta di Atella e due agenti della polizia municipale dello stesso Comune, Giulio Mozzillo e Salvatore Aletta. Gli altri sono dipendenti del Comune di Frattaminore. Anche per loro sono stati disposti i domiciliari. Parliamo di Anna Perrotta, Gaetano Rispoli, Enrico D’Ambrosio. Domiciliari anche per il brasiliano Renato Juneo Martins. Silmara Fabotti, già condannata in un precedente filone d’indagine legato al Comune di Villaricca, risulta invece indagata a piede libero, così come il suo collaboratore Flavio Alan Yogui.