Gimmi Cangiano convoca il Consiglio dei Ministri (😂😂) all’hotel Europa. Ecco i nomi ufficiali di chi chiede di candidarsi alle Regionali. E la Pignetti…
13 Aprile 2025 - 20:22

Ieri mattina direttivo provinciale con più assenti che presenti. Piu che il tavolo circolare di palazzo Chigi sembrava il ferro di un cavallo azzoppato
CASERTA (g. g.) – Di Gimmi Cangiano non riusciamo a pensare male in maniera piena, completa. Lui possiede, infatti, quel quid da simpatica canaglia che – come accade anche per qualche altro politico – riesce a strapparci un sorriso anche di fronte alle tante magagne che costellano la loro attività pubblica.
Cangiano ci ha messi, ad esempio, di buon umore con la foto che accompagna questo articolo. Un’immagine, ripresa da doppia angolazione, che racconta di un sogno da ministro. Forse è l’hotel Europa di Caserta a essere arredato così; fatto sta che la disposizione circolare dei componenti del direttivo provinciale di Fratelli d’Italia, convocato ieri mattina alla presenza degli altri due parlamentari – la senatrice Giovanna Petrenga e il deputato Marco Cerreto – e al cospetto del presidente regionale Antonio Iannone, diventa quasi un ologramma di una riunione del Consiglio dei ministri.
Forse Cangiano ha disposto tutto in onore di Iannone, da poco diventato sottosegretario di Stato, ma il concetto è proprio quello del tavolo di Palazzo Chigi. Solo che ieri, quello dell’hotel Europa non era circolare – come quello di Palazzo Chigi – ma a ferro di cavallo. E pure di un cavallo azzoppato. Eh già, perché non si è trattato di una riunione particolarmente riuscita.
A causa di alcune assenze giustificate e di diverse altre dovute a pura demotivazione, non era presente nemmeno la metà dei componenti. Anche perché la direzione provinciale di FdI è diventata una sorta di porto di mare, con un andirivieni degno dell’antico gioco dei quattro cantoni.
Quando, ai tempi del congresso, Cangiano volle blindare i nomi selezionati nell’accordo unitario, ne utilizzò esattamente un numero pari al plenum dei componenti elettivi della direzione. Per cui, ora non può attingere a uno, due o tre non eletti che semplicemente non ci sono, non esistono.
Di conseguenza, il depennato per motivi arcinoti Alfonso Oliva e il dimissionario Alfredo D’Andrea di San Felice a Cancello – approdato a Forza Italia – non potranno mai essere surrogati.
Al contrario, ieri si è potuta realizzare la sostituzione di uno dei nominati non eletti dal congresso nella lista a disposizione della piena discrezionalità di quello che fu il candidato unico Gimmi Cangiano: al posto di Andrea Martusciello, che ha seguito Massimo Grimaldi nella Lega, è entrato il consigliere comunale di Caserta, nonché consigliere provinciale (cariche entrambe a rischio per l’imminente scioglimento del Comune capoluogo), Paolo Santonastaso, recentemente eletto presidente cittadino di Fratelli d’Italia a Caserta.
Ieri era anche la giornata in cui – inderogabilmente, secondo quanto comunicato da Iannone e Cangiano – bisognava presentare la propria disponibilità a candidarsi alle Regionali.
Inderogabilmente… una cippa. Perché ufficialmente il simpatico Gimmi ha fatto capire che il termine era inderogabile, tranne che per tre persone: la presidente dell’Asi, Raffaela Pignetti (da ieri in potenziale, se non ancora giuridico, conflitto di interessi con la carica che ricopre da ben 11 anni), Lucrezia Cicia e gli “intercambiabili” Valentino Grant – reduce dalla Lega e da una poco positiva esperienza alle ultime Europee – o sua moglie, Valentina Pannone.
A queste tre figure viene attribuito, insomma, un evidente privilegio rispetto a tutti gli altri aspiranti, che invece sono stati obbligati a rilasciare il proprio nome già ieri.
Nessuna grande sorpresa nell’elenco dei non privilegiati: l’uscente Alfonso Piscitelli, Luigi Roma (candidato nel 2020 con De Luca e sostenuto direttamente da Cangiano), Tarabuso (in quota Marco Cerreto), Tamburro, Steve Stellato (la volta scorsa candidato alle Regionali con Mastella e Bosco), il consigliere comunale di Marcianise Moriello, Igino Nuzzo (storico esponente di Santa Maria a Vico), Antonio Pagano di Macerata Campania, Sara Petella di Piedimonte Matese, Rosa Di Maio (consigliera comunale di opposizione a Carinola), Alessandra Vigliotti di Cervino-Maddaloni, Francesca Ferrara di San Felice a Cancello, Lucia Cerulli di San Cipriano d’Aversa e Rachele Miraglia di Mondragone.
Piccola digressione finale: non sarà così, ma mettiamo il caso che Cicia, Pignetti e Pannone diano la loro disponibilità. È evidente che ciò avverrebbe solo in caso di una certezza matematica del loro impiego, garantito da Cangiano e Iannone.
Questo significherebbe che le varie Di Maio, Petella, Vigliotti, Ferrara e Cerulli non avrebbero alcuna possibilità di candidarsi, nonostante quattro anni e mezzo di militanza.
Però, questa è una vicenda che valuteremo nelle prossime settimane, perché la sensazione che abbiamo è che Pignetti non sarà candidata nella lista di Fratelli d’Italia, ma piuttosto desiderosa di ottenere un posto di sottogoverno a Roma. Un posto per cui potrebbe correre eventualmente, in caso di candidatura a governatore di Edmondo Cirielli, nella lista civica del presidente.
Quanto alla Cicia, dovrà valutare bene i suoi equilibri familiari in funzione di un eventuale impegno in campagna elettorale, come già accennato in un articolo precedente (CLICCA QUI PER LEGGERLO).
Ma di questo, ripetiamo, torneremo a parlare prossimamente, avendo tempo e modo di farlo in vista delle elezioni regionali, che – salvo sorprese – si svolgeranno, al 99%, tra la prima e la seconda decade di novembre.