I NOMI. Operaio morto all’Università: 10 persone a processo
8 Aprile 2019 - 11:16
AVERSA (red. cro.) – Il 5 aprile si è tenuta la prima udienza del processo a carico dei soggetti ritenuti responsabili della morte dell’operaio Luciano Palestra 41enne di Somma Vesuviana, presso il Tribunale di Napoli Nord-Aversa.
I fatti risalgono alla fine di ottobre del 2015 quando il 41enne fu schiacciato il seguito al crollo del solaio dell’edificio della facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. L’operaio lavorava per la ditta Co.Res con sede a Venafro.
Sono chiamati a rispondere della morte dell’operaio Agostino e Raffaele Tizzano, rispettivamente in qualità di legale rappresentante e responsabile di cantiere di fatto della Co.Res Società Cooperativa di Venafro; l’architetto Salvatore Di Caprio in qualità di direttore dei lavori e coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva; l’ingegnere Amedeo Lepore in qualità di responsabile di progetto e vadilatore; l’ingegnere Ciro Frattolillo in qualità di responsabile del procedimento in fase di progettazione; l’ingegnere Giovanni Battista De Santis in qualità di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione nonché responsabile del procedimento in fase di esecuzione; l’architetto Massimo Magrone in qualità di responsabile del procedimento in fase di esecuzione; l’ingegnere Nunziante Guadagno in qualità di collaudatore statico in corso d’ opera; Aniello Mocerino in qualità di direttore tecnico dell’ impresa CO.RES Società Cooperativa.
I familiari della vittima si sono costituiti parte civile difesi dall’avvocato Nando Letizia. Anche l’Asl di Caserta, l’Università degli Studi della Campania e la Cigl di Caserta si sono costituite parte civile.