Il Berlusconi dei rifiuti accusato dalla Dda “di fare il babbà milionario” con i Fontana (Gisec&cocaina) di Villa Literno. Giro di sversamenti illegali del pietrisco di Rete Ferroviaria Italiana

8 Giugno 2024 - 14:52

Notificata la conclusione delle indagini e le informazioni di garanzia a uno degli imprenditori più importanti d’Italia del grande smaltimento dei rifiuti di aziende di Stato e ai due imprenditori, uno è in galera, di Villa Literno, noti a questo giornale anche per gli appalti ricevuti dalla Gisec azienda controllata dalla “nostra” amministrazione provinciale ma soprattutto da Giovanni Zannini

VILLA LITERNORosario Morelli, 80 anni fra un mese, è considerato da tanti “il Berlusconi dei rifiuti”. Quello di Armafer s.r.l. non si capisce per quale motivo un’azienda esistente dal 1903 e che introita tonnellate e l di milioni di euro da imprese di stato a partire da Rete Ferroviaria Italiana o RFI che dir si voglia, balzata al disonore delle cronache con la nota vicenda che ah visto al centro di un meccanismo di gare d’appalto truccate, Nicola Schiavone, detto Monaciello, cugino di Francesco Schiavone Sandokan e padrino di battesimo del figlio di quest’ultimo, anch’egli un Nicola Schiavone, non si sia mai trasformata in una società per azioni, considerando il volume  del suo fatturato.

Ultimamente, questa società, era rimasta invischiata, a sua volta, in una indagine, anch’essa relativa agli appalti RFI che però a differenza di quella, svolta dal nucleo investigativo dei carabinieri di Caserta, su Nicola Schiavone Monaciello, arrivata al dibattimento processuale, si è trasformata in una bolla di sapone, allorquando un giudice del tribunale di Roma ha confermato evidentemente, la richiesta di archiviazione, presentata dal pubblico ministero.

Stavolta, ad iscrivere l’ottantenne nel registro degli indagati è stata la Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli. Morelli, nato in un paese in provincia di Lecce ma residente a Campobasso, è accusato di traffico illegale di rifiuti insieme a imprenditori della provincia di Caserta, precisamente dell’agro aversano.

Si tratta del 56enne di Villa Literno Michele Fontana e del 54enne, anch’esso di Villa Literno, Giovanni Fontana, quest’ultimo detenuto nel carcere di Poggioreale, considerati dalla Dda gestori di fatto della società Fontedil s.r.l.

La contestazione di reato, compiuto in concorso tra gli indagati, così come formulata dall’avviso di conclusione delle indagini preliminari, è chiarissima: Rosario Morelli e la sua società Armafer aveva stipulato un contratto con la Fontedil per lo sversamento, all’interno del perimetro di alcuni fondi siti a Villa Literno e a Guardiaregia, provincia di Campobasso. Sversamenti considerati illegali dall’autorità giudiziaria.

La seconda parte dell’ipotesi di reato parla di numerosi conferimenti di rifiuti negli impianti della Fontedil nel triennio che va dal 1 gennaio 2019 al 26 ottobre 2021

La quantità sversata, sempre secondo la ricostruzione realizzata nell’indagine della Dda, è stata pari a 333.863,72 tonnellate ampiamente superiore della soglia massima prevista dalla legge di 118 mila tonnellate.

Il rifiuto in questione sarebbe stato costituito in pietrisco per massicciate ferroviarie.

Per cui, stavolta, RFI dovrebbe essere parte lesa. La differenza tra le 118mila tonnellate della soglia massima prevista dalla legge e i 333.863,72 tonnellate ha messo insieme un vero e proprio tesoro pari a 5.448.889, 44 intascati da Fontedil la quale poi ha pure fatto diventare questo pietrisco oggetto di compravendita di questo materiale.

Il fatto che la Dda citi anche Cancello ed Arnone lascia pensare che le modalità di conferimento siano state gestite dalla Fontedil utilizzando spazi anche diversi da quelli ricadenti nel comune di Villa Literno.

Per quanto riguarda poi il coinvolgimento anche di un’area del Comune di Guardiaregia, questo lascia pensare ad una sinergia più ampia tra Fonedil e la società di Rosario Morelli visto e considerato che i Fontana hanno acquistato o gestito un fondo di un comune molisano che si trova ad una manciata di chilometri da Campobasso, luogo di residenza dell’inossidabile Berlusconi dei rifiuti

Nel pomeriggio di oggi o lunedì mattina ci occuperemo della seconda parte di questo provvedimento della Dda che riguarda le attività degli imprenditori

di Villa Literno, Michele e Nicola Oliviero, di cui in passato CasertaCe si è anche occupata.