Il killer ha sparato alla testa e ha ucciso Emanuele Nebbia poche ore dopo un accoltellamento avvenuto davanti al bar Moma
17 Gennaio 2024 - 19:51
Stiamo continuando a sviluppare tutti gli elementi che pur non essendo con certezza connessi tra di loro, rappresentano fatti avvenuti nella stessa zona in un contesto di grande tensione tra bande che si fronteggiano da tempo
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Ognuno fa il suo. La magistratura inquirente e i suoi detective di polizia giudiziaria in questo caso messi a disposizione dal commissariato di polizia di Santa Maria Capua Vetere fanno i loro, i giornali o meglio il giornale, ossia CasertaCe, fa il suo.
Nella ricostruzione e nell’ esposizione in evidenza di tutte le ipotesi e di tutti quei fatti che hanno potuto, eventualmente, non certo sicuramente avere una connessione diretta o indiretta, con l’omicidio di Emanuele
In un primo tempo non vi abbiamo dato molto peso perchè può anche capitare e non è un fatto stranissimo che in quella serata bande di balordi, così com’è successo il 24 dicembre davanti all’Anfiteatro (CLIKKA QUI PER LEGGERE I NOMI DEGLI ARRESTATI) creino problemi, disordini anche a causa del pieno di alcol e/o di droghe che fanno proprio durante queste ricorrenze. Se andate a leggere quel nostro articolo, una breve di cronaca come si suol dire (CLIKKA QUI PER FARLO) apprenderete a meno che non lo abbiate già fatto nella serata in cui è stato pubblicato o nelle giornata successiva che davanti al bar Moma, uno di quei locali nati a nostro avviso in maniera non legalissima in una zona F3 dei famosi palazzi costruiti dall’imprenditore casalese trapiantato a Casagiove e a Santa Maria Capua Vetere, dove ha gestito o gestisce ancora il Bingo, Enzo Natale, si è scatenata una rissa durante la quale è comparso quantomeno un coltello che ha ferito, riteniamo superficialmente, un ragazzo, recatosi poi in ospedale. Qui probabilmente avrà dichiarato al posto di polizia che naturalmente deve essere attraversato quando ci si reca ad un pronto soccorso, che quella ferita fosse stata frutto di un atto di imperizia o di un gioco.
Detto questo, il luogo dove il fatto è accaduto è a 200mt in linea d’area dal palazzo in cui si è consumato l’omicidio di Emanuele Nebbia. E’ chiaro che si tratta di due notizie assolutamente disancorate l’una dall’altra ma solo fino a prova contraria. Ma siccome noi abbiamo intenzione nei prossimi giorni di implementare il nostro lavoro su quello che c’è dentro e quello che si muove immediatamente fuori alle palazzine, ex IACP, non si può ignorare che due episodi di violenza uno con conseguenze meno rilevanti, l’altro con conseguenze letali si siano consumati a pochi metri di distanza e dentro ad un lasso di tempo molto limitato.