IL NOME. “Devi assumere mia moglie”. Ras minaccia ditta del cimitero e funzionario del comune
6 Giugno 2023 - 12:11
SAN FELICE A CANCELLO – A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Montesarchio hanno dato esecuzione all’ordinanza, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Benevento su richiesta della Procura della Repubblica, di applicazione della misura cautelare personale del divieto di dimora nel comune di Arpaia (BN) a carico di Vincenzo D’Onofrio O’ Mangiavatt, originario di San Felice a Cancello, 55enne, residente ad Arpaia, gravemente indiziato dei reati di estorsione e minaccia a pubblico ufficiale.
Il provvedimento trae origine delle indagini svolte dai Carabinieri della Compagnia di Montesarchio che acquisiva, attraverso l’escussione di soggetti informati sui fatti, gravi indizi di colpevolezza in ordine alla condotta dell’indagato finalizzata ad ottenere, mediante minacce, l’assunzione (effettivamente avvenuta) del proprio coniuge da parte dei titolari della ditta assegnataria dei servizi cimiteriali di Arpaia.
In tale contesto emergevano gravi indizi anche in ordine ad una ulteriore condotta minacciosa posta in essere nei confronti di funzionari ed amministratori del Comune, affinché lo reintegrassero nella sua pregressa attività lavorativa presso il citato Ente, nonostante l’indagato fosse destinatario di una sentenza irrevocabile di condanna con pena accessoria di interdizione dai pubblici uffici.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.