Il rettore Nicoletti candidato a presidente della Regione? Una barzelletta inesistente che può nuocere, però, alle prospettive del Policlinico

3 Luglio 2023 - 11:40

Abbiamo cercato di contattarlo, nei giorni scorsi, ma lui non ci ha concesso più di una risata e di un’alzata di spalle, ricordandoci però che lui farà il rettore fino al 2027 e che se ha un obiettivo, un’ambizione, questo si chiama solo e solamente Policlinico

CASERTA – Abbiamo provato a contattare, nei giorni scorsi, il rettore dell’Università Luigi Vanvitelli Gianfranco Nicoletti.

Stavolta non per chiedere lo stato dei lavori e dei finanziamenti necessari per l’approdo a quello che è diventato un vero e proprio sogno, agognato e desiderato quanto complicato nella sua realizzazione, rappresentato dal Policlinico.

Erano un po’ di giorni che nei giornali il suo nome entrava con modalità anomale, strane.

O almeno, così noi le consideravamo perché, al di là delle sue scelte personali e sentimentali, che l’hanno portato ad accompagnarsi ormai da qualche tempo, forse un paio di anni, all’attuale sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega ai rapporti con il Parlamento, Pina Castiello, non abbiamo mai avuto la benché minima percezione (e noi un po’ ce ne intendiamo) della sua effettiva volontà di intraprendere la carriera politica.

Quando, in passato, abbiamo sfiorato l’argomento, lui ha sempre detto che mai come in questo momento della sua vita professionale dovrà porre grandissima attenzione ai valori dell’imparzialità e dell’equidistanza istituzionali.

Un rettore che fa e farà il rettore e basta, e Nicoletti ha intenzione di continuare a ricoprire questa carica almeno fino alla scadenza naturale, cioè al 2027.

Quando, nei giorni scorsi, l’abbiamo contatto lui si è fatto una sonora risata, sapendo bene che magari c’è qualcuno che lo vuole esporre, utilizzare.

Nessuna dichiarazione ha voluto rilasciare, ma semplicemente perché la questione di una sua candidatura alla carica di presidente della Regione Campania nell’anno 2025 non si pone assolutamente.

Primo perché, al di là di qualche collaborazione tecnica a qualche istituzione rappresentativa fornita in passato, peraltro in un tempo limitato, lui di politica non si è mai interessato e non ha nessuna intenzione di cominciare a farlo oggi.

Il secondo motivo è che nel 2025 ci si troverà proprio nel clou dell’esercizio del suo mandato di rettore.

E Nicoletti ha ribadito che se i giornali vogliono scrivere di un suo obiettivo, di una sua ambizione, devono ripetere come un mantra una e una sola parola, cioè “policlinico”: lui solo a quello pensa e a nessun’altra cosa.

Il policlinico e la sua storica realizzazione necessitano di massima cura e dedizione da stabile full immersion, di una dimostrazione credibile dell’essere interpreti di un profilo istituzionale che, su un terreno di totale imparzialità, riesca a tenere vivo sia il rapporto fondamentale con la Regione Campania e, conseguentemente, col governatore De Luca, sia con il governo nazionale, perché il Policlinico si farà solo se ci sarà una volontà istituzionale, solo se le scorie del confronto e delle scontro politico non andranno ad incidere sulle ragioni, ripetiamo storiche, di un obiettivo che sarebbe indubbiamente il più importante tra quelli (in verità molto pochi) colti da questa città e da questa provincia negli ultimi 100 anni.

Nicoletti sa bene di essere diventato strumento nella regolazione dei rapporti di forza all’interno di certi partiti. Ma non fa dichiarazioni proprio perché intende tutelare la prospettiva del Policlinico e anche perché, ce lo ha ribadito con un’alzata di spalle, non si possono fare dichiarazioni sul nulla.