INFERNO A PAGANI. Ecco com’è andato l’interrogatorio dei due tifosi 20enni della Casertana (ri)arrestati

16 Febbraio 2023 - 10:42

CASERTA – Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, i due tifosi casertani ventenni, ristretti agli arresti domiciliari per i fatti avvenuti a Pagani prima del match tra Paganese e Casertana.

A.B., ventitreenne Santa Maria Capua Vetere, e G.S., 18enne di Caserta, sono stati accusati di aver partecipato alla rissa scaturita dalla violenta aggressione da parte del tifosi della Paganese ai supporter rossoblù arrivati in bus per la partita. I reati per cui sono indagati dalla procura sono resistenza al pubblico ufficiale, lesioni personali e lancio di materiale esplodente.

L’interrogatorio di garanzia, tenutosi ieri al tribunale di Nocera Inferiore, è concluso, come quasi sempre avviene in questi casi, con la conferma della misura restrittiva decisa pochi giorni fa.

Gli avvocati dei due ragazzi, Francesco e Bruno Moscatiello, hanno già presentato ricorso presso il tribunale del Riesame di Salerno, competente per le decisioni prese dalla corte di Nocera Inferiore, affinché venga tolta ai due tifosi della Casertana la misura degli arresti domiciliari.

Il 24 gennaio scorso, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva applicato l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria, il cosiddetto obbligo di firma, per i due ventenni. Ma la corte sammaritana, essendo i fatti avvenuti a Pagani, si è dichiarata non competente in materia,

rinviando il carteggio ai colleghi di Nocera Inferiore.

La procura salernitana, quindi, ha potuto chiedere per la seconda volta, ottenendola dal gip del tribunale nocerino, gli arresti domiciliari, questa volta senza l’alleggerimento della misura, concesso dal tribunale di Santa Maria con l’obbligo di firma.