LA DOMENICA DI DON GALEONE…

19 Gennaio 2025 - 09:35

19 gennaio 2025 ✶ Seconda Domenica tempo ordinario (C)

L’importanza di un bicchiere di vino! (Gv 2,1)

Anni fa, alla fine della messa domenicale, un ragazzo mi chiese: “Ma Gesù non ride mai?”. Gli raccontai allora questo episodio del Vangelo: Gesù, durante una festa di nozze, a Cana, aveva ballato e cantato come era costume, e trasformato sei damigiane d’acqua (250 litri) in vino prelibato.

Il racconto di Giovanni è davvero significativo: nell’osservazione relativa alla stravaganza dell’ospite di Cana, che serve il vino buono solo alla fine del banchetto, il racconto acquista anche un tono ironico. Lo leggiamo, dunque, con piacere, ma attenzione: il racconto di Giovanni è ricco di simboli; difatti egli chiama tutti i miracoli di Gesù “segni … σημεῖα”. Il fatto, poi, che Maria dica a Gesù che i convitati non hanno più vino, ci rivela una “donna” attenta ai minimi particolari di un banchetto, ma significa pure, sul piano simbolico, che il popolo è privo del vino della felicità e della sapienza. “Non hanno più vino!”. L’uomo ha bisogno di Dio, i nostri pozzi sono aridi, la nostra acqua è inquinata, la nostra vita “fa acqua” da tutte le parti. Gesù è la gioia, la danza, la vita!

Premesso

che il matrimonio presso gli ebrei durava da 5 a 7 giorni, e che gli apostoli non si fecero pregare per mangiare e bere, notiamo subito che Gesù inizia la sua missione non attraverso una lezione di catechismo, un congresso eucaristico, una solenne enciclica, ma in un banchetto, in un matrimonio, un fatto della vita, una situazione per nulla sacrale. Un banchetto di nozze, un po’ di allegria, qualche bicchiere in più del previsto: tutto qui ! È quasi scandaloso che Gesù faccia il suo “primo” miracolo durante un banchetto! Ancora del vino, perché non cessi l’allegria! Questo significa che tutto è sotto lo sguardo di Dio, i nostri poveri giorni, le nostre povere gioie e dolori. Scandalizziamoci pure: anche un bicchiere di buon vino in più serve a ricordarci che Dio ci è vicino. Tutto è grazia!

BUONA VITA!