LA DOMENICA DI DON GALEONE
25 Maggio 2025 - 06:44

25 maggio 2025 ✶ VI Domenica dopo Pasqua (C)
NEL TEMPO, PER GUADAGNARE L’ETERNITÀ! (Gv 14,23)

Non vidi alcun tempio nella Città santa (Ap 21, 22). Nella Nuova Gerusalemme non vi è tempio, chiesa, religione … perché il Signore è il nuovo tempio. Affermazione importante! La realtà futura non ha più bisogno di ciò che sulla terra è stato strumento e segno. Ma già sulla terra bisogna sempre fare il passaggio dai segni visibili (le religioni e le chiese) alle realtà invisibili (la fede, Dio). Le chiese, nelle quali il popolo di Dio si raccoglie, sono relative e propedeutiche al nuovo culto voluto da Dio, quello “nello
Nel Vangelo di oggi c’è forse una delle frasi più paradossali:“Vi rallegrereste che io me ne vada!”. Pensate cosa doveva essere vivere accanto a Gesù, poterlo vedere e toccare! Avere la possibilità di rifugiarsi presso Gesù, gettarsi ai suoi piedi: che sicurezza! Pensate al fascino di Gesù: si vedeva tutto in una luce nuova; si scopriva la verità degli uomini, delle cose, del cosmo. Tutto si illuminava in una luce meravigliosa. Finalmente c’era chi parlava di Dio come nessuno ne aveva mai parlato (Gv 7,46). Finalmente Dio diventava vivo, vicino, amico. La giustizia, la verità, la bontà sgorgavano dal suo cuore, e rinnovavano il mondo. Ed ora gli apostoli ascoltano la notizia che stavano per perderlo. Gli apostoli erano sgomenti, tacevano. Per la prima volta nel Vangelo, davanti a una parola misteriosa di Gesù, non fanno domande sciocche. Sono completamente superati. Occorreva veramente una grande fede!
Alcuni trovavano le sue parole dure, oscure, paradossali, e non lo ascoltavano più; se ne andavano, si giustificavano dicendo che esagerava, chi credeva poi di essere? Molti altri lo hanno udito, ma non lo hanno ascoltato, lo hanno conosciuto, ma non lo hanno riconosciuto. Molti di coloro che lo hanno toccato, non sono stati neanche guariti. Anche allora, come oggi, occorreva avvicinarlo con rispetto, con fede. Bisognava toccarlo bene, come quella donna, sola tra la folla che si stringeva attorno a Gesù. Costei Non ha toccato che la frangia del suo mantello, ma lo ha fatto con fiducia. Sì, quel tempo in cui Gesù era presente per la fede, quel tempo è anche il nostro. Abbiate fiducia! Continuate a sperare! La sua fedeltà è superiore a tutte le nostre infedeltà. Se l’uomo è potente nel male, Dio è onnipotente nel bene. BUONA VITA!
