LA DOMENICA DI DON GALEONE…

8 Giugno 2025 - 06:59

8 giugno 2025 – Solennità di Pentecoste (C)

LO SPIRITO VI INSEGNERÀ OGNI COSA (Gv 14, 15)

Pentecoste: 50 giorni dalla Pasqua. Festeggiamo la discesa dello Spirito sugli apostoli nel cenacolo e il compleanno della chiesa, come ci ricorda anche un bell’inno del poeta Manzoni, forse il suo più bello. Se ci è facile parlare di Dio-Figlio, ci è difficile parlare di Dio- Padre, e ci è difficilissimo parlare di Dio-Spirito, perché lui è spirito, santità, amore, e noi siamo materia, peccato, egoismo. Anche per noi valgono queste domande: “Avete sentito parlare dello Spirito? Quale battesimo avete ricevuto, quello di acqua o di Spirito?”. Per molti cristiani, lo Spirito è quel “Dio ignoto”, la cui statua Paolo trovò nell’Areòpago di Atene. Proviamo a parlarne, con molto pudore. Non si parla “dello” Spirito come di un’inutile chiacchiera; si parla “allo” Spirito come ad una persona viva: si prega, si adora, si tace!

I tre anni che Gesù ha passato con loro, sono stati anni di novità sconvolgenti, viaggi continui, polemiche pericolose. Ora, la conclusione è arrivata, peggiore di quanto si potesse immaginare! Gli apostoli, come bestiole tremanti, erano chiusi nel cenacolo, per timore dei giudei. Vogliono essere lasciati in pace, con la loro paura e il loro dolore. E invece no! Arriva la Maddalena con quell’annuncio: “Ho visto il Signore!”. Non era prudente crederle… Ma poi arriva Gesù in persona, attraversando quelle “porte chiuse”, ed essi gioiscono, ma la loro gioia durerà poco. Gesù ancora una volta li manda fuori dei loro covili, verso i faticosi sentieri della vita. Lui, mandato dal Padre, ora manda gli apostoli, e con responsabilità pesanti. La giornata è lunga, le occupazioni numerose, perciò abbiamo delegato ad altri, ai preti e alle suore, il compito dell’annuncio, riservando a noi il povero ruolo di annoiati spettatori della domenica. Perciò corriamo il rischio di essere padri senza una vera paternità, figli senza speranza, compagni muti, amici senza doni.

Pentecoste: una festa assai importante nella vita cristiana, che però non gode di quella solennità che pur meriterebbe, come il Natale e la Pasqua. Per comprendere quanto lo Spirito sia necessario, basterà riflettere su questi pensieri di Atenagora: “Senza lo Spirito, Dio è lontano, il Cristo resta nel passato, il Vangelo una lettera morta, la chiesa una semplice organizzazione, l’autorità un potere, la missione una propaganda, il culto un arcaismo, l’agire morale un agire da schiavi”. BUONA VITA!