LA FOTO. CASAPESENNA. La sindaca Giustina Zagaria cognata di Ciccio o’nir, costruttore di bunker per Michele Zagaria. Solito problema di opportunità: lui ai comizi, lei nessuna parola di quelle che contano

4 Luglio 2024 - 12:38

Ne parla la collega Marilena Natale in un post che pubblichiamo in calce all’articolo. Non basta partecipare alle marce anticamorra, dove non si assumono mai posizioni legate alla nominalistica dei boss e di coloro che li hanno affiancati. Non basta soprattutto quando una persona si propone alla carica di sindaco di una cittadina complicata qual è Casapesenna

CASAPESENNA (g.g.) – Non ha torto la collega Marilena Natale quando pone il problema delle parentele scomodissime della nuova sindaca di Casapesenna, Giustina Zagaria.

Suo marito, infatti, è il fratello della moglie di un personaggio non certo irrilevante nelle dinamiche investigative e giudiziarie del clan dei Casalesi, ossia di Francesco Nobis, detto Ciccio o’nir, considerato dalla DDA di Napoli il costruttore materiale dell’ultimo (e forse di altri) bunker in cui il super boss Michele Zagaria ha ricoverato per anni la sua latitanza.

Esisterebbero inoltre foto che immortalano Nobis partecipare a un evento elettorale della cognata.

Il problema è sempre lo stesso: nessuno può mettere in discussione il diritto di una persona imparentata con soggetti inquisiti per camorra di candidarsi a qualsivoglia carica. Però, un problema di opportunità, in questa occasione veramente grande come una casa, come i comodi bunker costruiti da Ciccio o’nir per Zagaria, avrebbero dovuto indurre l’allora candidata sindaca, oggi sindaca, a

prendere esplicitamente le distanze non solo dalla camorra, in quanto entità criminale in generale, ma anche dall’esperienza di vita di suo cognato, pregandolo magari a scegliere tra farlo anche lui in pubblico pentimento, astenendosi, in caso contrario, alla partecipazione ai suoi comizi.

Questa la breve scheda di Francesco Nobis, alias Ciccio O’ Nir, e il post di Marilena Natale.

Nobis fu tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale – Ufficio del G.I.P. di Napoli il 21 settembre 2015, unitamente a Filippo Capaldo, nipote di Michele Zagaria, Carmine Domenico Nocera e Gesualda Zagaria. Secondo le convergenti dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, Nobis aveva realizzato alcuni dei bunker dove aveva trovato rifugio il boss Michele Zagaria durante la sua lunghissima latitanza.