La UNION SECURITY, l’azienda “cara” a Zannini, continua a dettare legge. Affidamento anche dal comune di Villa Literno

21 Giugno 2023 - 13:17

VILLA LITERNO – Per definire tutti i punti di innesco da noi attivati sulla gestione clientelare, lottizzatoria, scellerata del pubblico danaro, ci occorrerebbe una redazione da 100 giornalisti.

Tante cose le scriviamo con dovizia di particolari e documenti con forza probante, ma poi non riusciamo a seguire passo passo l’epilogo delle vicende di cui ci siamo occupati.

Ad esempio, nell’agosto del 2021 (CLICCA QUI PER LEGGERE QUESTO ARTICOLO) pubblicammo una puntata della storica rubrica di scommesse, quella sorta di CasertaCeBET – in cui però non si vince nulla – in cui puntiamo delle nostre immaginarie fiches su un dato esito di una gara d’appalto bandita da un ente pubblico, un comune.

Nel caso specifico, partimmo da una delibera di approvazione di un atto di indirizzo approvata dalla giunta comunale di Mondragone, diretta al comandante dei vigili urbani David Bonuglia. In pratica un sindaco e una giunta comunale completamente schiacciati sulle posizioni del consigliere regionale Giovanni Zannini, davano un indirizzo ad un comandante parimenti schiacciato sulle posizioni dello Zannini, per cui non occorre un teorema aritmetico per comprendere chi fosse il masto di festa della situazione.

Quell’atto di indirizzo apriva la ricerca di un istituto di vigilanza privata per la sorveglianza dei siti sensibili del comune di Mondragone.

Tornando al discorso di CasertaCeBET, pronosticammo quella che per noi sarebbe stata la certa aggiudicazione di questo affidamento alla Union Security, magari con qualche sinergia attivata con la Lavoro & Giustizia.

Non era una puntata a “botta sicura”, ma non era neppure una sorta di dado lanciato casualmente e dunque legato proprio ad un esito tipico della casualità, dell’alea che, non a caso, dal latino si traduce con il termine “dado”.

C’era un ragionamento solido, visto che il responsabile commerciale della Union Security recava al tempo il nome di Paolo Filosa, mondragonese papà di una candidata di Unione Popolare, messa direttamente in piedi da Zannini alle Comunali del 201, quelle che, soprattutto grazie all’opera di questo giornale, gli permisero di detronizzare l’allora sindaco Giovanni Schiappa, di conquistare Mondragone e spiccare il volo, vabbé, l’abbiamo scritto mille volte.

L’esiguità delle nostre risorse non ci ha permesso di scoprire se, poi, quel nostro articolo riuscì ad essere deterrente da un esito che sembrava telecomandato.

A due anni di distanza quasi da quell’articolo la Union Security ora si para dinanzi ai nostri occhi perché c’è un altro comune casertano, quello di Villa Literno, che profila la stessa necessità di quello di Mondragone, precisamente un “progetto pilota di vigilanza notturna sul territorio comunale“.

Qui, però, è stato tutto fatto e la Union Security si è aggiudicato l’incarico.

In questo caso non sappiamo se c’è stato anche in questo caso lo zampino di Zannini, visto e considerato che la Union Security, guidata da Valerio Iovinella e con sede a Giugliano in Campania, è probabilmente in grado di muoversi anche autonomamente nel terreno minato dei comuni dell’agro Aversano.

Peraltro, questo cognome – Iovinella – va anche verificato. Perché sicuramente è molto comune, ma è ugualmente addensato in alcune aree della nostra provincia, come Orta di Atella, Succivo e Sant’Arpino.

Il sindaco di Villa Literno, Valerio Di Fraia, non è partito inizialmente come zanniniano, ma non è detto che lo sia diventato in corso d’opera, partecipando anch’egli in qeusta specie di orgia dell’assistenzialismo più becero che ha fatto rinculare la provincia di Caserta agli anni Cinquanta.