LE FOTO. CASERTA. Auto parcheggiate tra la Flora e piazza Dante: una giungla senza regole né controlli

30 Novembre 2023 - 18:02

Eppure le strade attorno alla Reggia dovrebbero essere ad altissima vigilanza, visto anche il pericolo terrorismo.

CASERTA (pm) – Poiché sulla carta le strade attorno alla Reggia  sarebbero oggetto di altissima vigilanza per le minacce terroristiche che incombono ed in quanto buffer zone del monumento vanvitelliano, gli automobilisti che transitano in zona dovrebbero essere particolarmente ligi al codice della circolazione per non finire, sia pure per sola sbadataggine, nella tagliola dei controlli, che si immaginano assidui ed inflessibili. Al punto che, se anche ci si ferma per una manciata di secondi a far scendere il passeggero, ti arriva subito la polizia municipale per farti smammare.

La realtà, invece, è tutt’altra. Proprio a ridosso del monumento ed in piazza Dante si parcheggia ovunque, senza nessuna regola se non quella che si dà il singolo autista.

Le macchine parcheggiate abusivamente lungo la Flora ed in doppia fila sul primo tratto del corso Trieste sono la norma. Di sera, poi, nei giorni della movida, i niente affatto sprovveduti parcheggiatori abusivi – i quali sanno che lo Stato, dopo i comitati per la sicurezza della prima mattinata, dopo le 23 al massimo, si ritira in buon ordine con i suoi organismi e li lascia spadroneggiare – usano gli spazi, marciapiedi compresi, come parcheggio a loro appannaggio personale, con incassi esentasse niente affatto disprezzabili. Una sonora pernacchia alle sedicenti politiche turistiche dell’amministrazione comunale, incapace persino delle cose più elementari, come quella ad esempio di mettere un banale e decente pannello di benvenuto alla città, di cui si è dovuto incaricare un privato.

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A proposito di pernacchie…

Il caso di Piazza Dante, di cui dicevamo, è poi nel suo genere un compendio di sociologia del bellimbustismo. Anche perché essa è creduta il salotto buono della città, vi vigerebbe un rigorosissimo divieto di sosta e di fermata. Sulla carta, però. Perché è come se non esistesse e tutti si fermano per prendere il caffè o per andare a fare qualche spesa.  Anzi, la pratica è una sorta di status symbol casertano. In genere, a seconda dell’orario, si tratta di soggetti di recenti e fortunate fortune  che, arrivati con le auto di lusso che fermano come gli pare, si incontrano e si concedono una mezz’oretta di ostentato e placido cazzeggio o parlano di affari. Tanto, le frequenti auto delle varie polizie che da lì passano hanno sempre qualcosa di più urgente e serio da fare,  che non dirgli che da lì se ne devono andare. Figurarsi fargli un verbale.

Il pomeriggio, invece, dominano ragazzi e ragazzini della borghesia facoltosa con moto e macchinine di moda, piazzate con  fantasia  giovanile che non conosce costrizioni normative.

In questo quadro di caos e di abusi generalizzati e di conclamata assenza delle istituzioni, le quali ormai si limitano ad assicurare che tutto va bene “madama la Marchesa”,  al quisque de populo non resta che l’autodifesa. Dobbiamo forse ricordare che i residenti delle strade della  movida denunciano da sempre che le loro richieste di intervento per gli schiamazzi fino a notte fonda rimangono lettera morta?

Quell’autodifesa dimostra dal caso di uno che, proprio a ridosso di palazzo Reale, resosi conto di poter godere della più assoluta impunità, pare parcheggi sistematicamente la macchina in un posto non suo, anzi di un altro.

Al malcapitato costretto a subire tale prepotenza non è restato che affidarsi alla leva morale, lasciando sul parabrezza dell’abusivo un biglietto con il messaggio seguente:

DIVETO DI SOSTA

QUANTE VOLTE TE LO

DEVO DIRE…

QUESTO POSTO E’ MIO!!

SEI UNO SCOSTUMATO

                                   GRAZIE…..”