LE FOTO. MADDALONI. Pulizia veloce e radicale delle micro isole ecologiche. Ma la colpa è degli individui che non amano la città e che la vivono come porci in una porcilaia
1 Agosto 2023 - 19:15
L’intervento attuato dall’assessore all’Ambiente Claudio Marone, in stretto coordinamento con il sindaco Andrea De Filippo. Ieri avevamo denunciato, con immagini incontestabili, i chili e chili di monnezza illegalmente sversata. Al riguardo formuliamo una proposta all’amministrazione comunale.
MADDALONI (g.g.) Nell’articolo, da noi pubblicato ieri (clikka e leggi), abbiamo accolto e commentato le immagini inviateci da alcuni nostri lettori della frazione di Montedecore di Maddaloni. Mostravano la scena, non certo edificante, di cassonetti colmi, molto al di là del loro orlo, in pratica tracimanti di ogni tipologia di monnezza conosciuta nelle diverse classificazioni.
Rispetto a quelle immagini, abbiamo formulato un commento che raccontava della sorpresa con cui avevamo accolto l’esito della nostra rapida ricerca, finalizzata a conoscere il titolare della delega di assessore all’Ambiente e ai Rifiuti. Claudio Marone non lo conosciamo direttamente, ma abbiamo potuto constatare, negli anni, la sua reputazione di medico stimato e di persona mai coinvolta in piccoli o grandi scandali politici. Insomma, merce rara rispetto agli standard usuali. Fermo restando questa nostra convinzione, graniticamente costruita in base alle notizie da noi apprese grazie all’osservatorio privilegiato che possediamo, ci eravamo solo stupiti che uno con le caratteristiche, le attitudini di Claudio Marone si andasse a misurare con la materia complessa, ma soprattutto peculiare e, spesso molto arduamente maneggiabile, della monnezza.
Va detto, però, che quel nostro articolo deve aver velocizzato un intervento che Marone, insieme al sindaco Andrea De Filippo, aveva, comunque, già programmato da qualche giorno. Di questo abbiamo avuto dimostrazione, come abbiamo avuto dimostrazione del fatto che quell’accumulo di rifiuti non è tanto frutto della responsabilità, di inadempienza o di una mancanza di operatività dell’assessorato di Marone e del dirigente con cui lui opera a stretto contatto di gomito, quanto dell’inguaribile inciviltà di molti residenti, di appartenenti alla popolazione indigena che, non a caso, non ci passa neppure per l’anticamera del cervello di definire cittadini.
Beninteso, l’inciviltà, l’assoluta mancanza di senso della comunità non è un problema che affligge solamente Maddaloni, anche se va detto che questa città presenta, a nostro avviso, delle criticità maggiori sotto questo profilo. Ad esempio, lo sversamento illegale e incivile, mostrato dalle immagini di ieri, non è disconnesso, secondo noi, da un’attitudine particolarissima, dimostrata da tanti maddalonesi ad evadere le tasse comunali. Malcostume nei confronti del quale – e questo gli va riconosciuto – il sindaco Andrea De Filippo ha ingaggiato una dura battaglia, anche in prossimità delle ultime elezioni amministrative, senza star lì a pensare più di tanto che l’attività di accertamento duro, intransigente rispetto a chi per decenni non aveva pagato le tasse, potesse causargli un danno elettorale, come ha stupidamente pensato qualche consigliere comunale del tempo che, a nostro avviso, irresponsabilmente, ha percosso la grancassa, provato a cavalcare il malcontento utilizzando e strumentalizzando qualche carenza e qualche difficoltà che, effettivamente, hanno prodotto errori, comunque in numero non rilevantissimo, nella fase di notifica delle cartelle.
Ce ne fossero al Sud, amministrazioni che combattono l’evasione così come ha fatto quella di Maddaloni!
Questa appena scritta rappresenta una nota a margine del problema dei rifiuti, nel cui contesto il Comune ritiene di operare, nei limiti del possibile e delle difficoltà organizzative che, comunque, ci sono a Maddaloni, come altrove, facendo il massimo per garantire un servizio che sarebbe sicuramente efficiente nelle micro isole ecologiche, che se si chiamano così e se hanno questa organizzazione, è perché devono funzionare grazie a un contributo di civiltà, di collaborazione, di senso si appartenenza e di identità di tutti i cittadini. Consigliamo a De Flippo e a Claudio Marone di utilizzare, nel rispetto delle norme che comunque ne limitano in parte l’uso in nome della privacy, le telecamere nei pressi di queste aree di sversamento razionale e organizzato. In questo modo si potrebbero individuare le persone che creano sconci come quelli mostrati dalle nostre immagini di ieri e già stamattina rientrati, con un’azione diretta e decisa dell’assessorato, che ha agito in stretto coordinamento con il sindaco. Ma questa pulizia, questa attività straordinaria serviranno a poco se gli individui – continuiamo a non chiamarli cittadini – alimenteranno questi siti, auto-attribuendosi lo status di porci di una porcilaia e non di componenti civili di un consesso cittadino.