Le truffe dei dipendenti del Comune di AVERSA. Tante curiose coincidenze nei cognomi. La prima volta tra le Accardo, stavolta tra il marito di Gemma e un’altra dipendente

22 Gennaio 2024 - 09:29

Incuriosiscono i due casi contestati dalla Procura di Aversa-Napoli Nord all’assistente sociale 57enne

AVERSA – Continua la nostra carrellata tra i capi di imputazione provvisori contestati, con il largo avallo del Gip Caterina Anna Arpino, dalla Procura della Repubblica di Aversa-Napoli Nord, a 22 indagati accusati di aver fraudolentemente timbrato i cartellini dei loro colleghi, in realtà non in servizio.

Dopo esserci occupati delle figure a nostro avviso principali e centrali, dell’unico arrestato Paolo Ruscigno, del dirigente Raffaele Serpico, del funzionario Raffaele Maddalena, questi ultimi due indagati per essersi in pratica girati dall’altra parte di fronte alle presunte manipolazioni della macchinetta marca-cartellini da parte del Ruscigno stesso;

dopo esserci occupati della triade interessantissima capeggiata da Cristina Accardo, coordinatrice dell’Ufficio di Piano, cioè la cabina di comando dei Servizi Sociali erogati dall’Ambito intercomunale di cui Aversa è comune capofila;

dopo esserci occupati dell’azione, indagata a sua volta e colpita con un provvedimento di divieto di dimora ad Aversa identico a quello comminato alla Accardo, del dirigente dei Servizi Sociali, oggi denominati Servizi alla Persona, Giovanni Gangi;

dopo esserci occupati infine di quello che possiamo definire un marcatore professionista di cartellini, il ben noto Tommaso Mastronardi, in pratica al servizio della Accardo e di Gangi esattamente come lo è della causa elettorale di Giovanni Zannini e Giovanni Innocenti, per i quali stava già operando e per i quali ha già operato fino al giorno in cui il divieto di dimora lo ha colpito (CLICCA

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ci occupiamo di qualche altra coppia di indagati.

Anche in questo caso, vedete la vita a volte com’è strana, si registra una curiosa coincidenza sui cognomi, molto simile e tutto sommato attinente a quella registratasi per Cristina Accardo e Gemma Accardo, quest’ultima dirigente del Comune di Aversa che per giunta ha preceduto la prima sulla poltrona molto importante e influente di coordinatore dell’Ufficio di Piano.

Tra gli indagati, infatti, c’è Carmela Giametta, 57 anni di Frattaminore, assistente sociale, evidentemente di grande esperienza.

E anche qui, come detto, la corrispondenza dei cognomi, per pura coincidenza fino a prova contraria, ci porta nel cuore della famiglia di Gemma Accardo, sposata con l’avvocato Michele Giametta al pari della moglie, amico di lunga data di Stefano Graziano che è stato uno degli sponsor, co me scrivemmo a suo tempo, dell’avvento ad Aversa di Gemma Accardo.

Sarà interessante verificare a quando risale l’assunzione della Giametta al Comune di Aversa. Per il momento possiamo dire che la 57 è indagata per due episodi, una volta insieme a Maria Grazia Chianese, 43enne di Giugliano in Campania, esperta di programmazione sociale, un’altra volta in coppia con Angelo Iorio, 63enne di Parete, geometra dell’Ufficio Statistica.

Come si può vedere esiste una certa densità di episodi, almeno sino alla parte di cui ci siamo occupati ad oggi sui capi di imputazione provvisoria, nell’area dei servizi sociali.

Per il momento ci fermiamo, invitandovi a seguire le altre puntate di questo focus, anche perché la vicenda Giametta merita un supplemento di indagine da parte nostra.