MALASANITÀ. Morì dopo esser stata operata di una banale colecisti. 11 tra medici e infermieri degli ospedali di MARCIANISE e S.MARIA C.V. alla sbarra. Oggi ha deposto…
10 Giugno 2022 - 16:46
S.MARIA C.V. – Dieci medici e infermieri degli ospedali di Marcianise e S.Maria C.V. alla sbarra per i reati di omicidio colposo con responsabilità, sempre colposa, di aver determinato la morte di un paziente ai sensi degli articoli 589 e 590 sexies del Codice Penale.
A morire fu Concetta Galante, che fu sottoposta a un banale intervento di colecisti nell’ospedale di Marcianise.
Da quella sala operatoria Concetta uscì con una grave perforazione. Per questo fu trasferita all’ospedale Melorio di S.Maria C.V., dove purtroppo morì.
Il capo di imputazione rappresentato in aula dal Pm Vincenzo Quaranta parla di “negligenza, imprudenza e imperizia”.
Una serie di errori che, sempre nel capo d’imputazione vengono contestate individualmente a ognuno degli imputati.
Nell’udienza di oggi ha deposto uno dei periti nominati dal Pm che ha avallato la tesi accusatoria.
In conclusione a processo sono Pasquale Iovene, medico 70enne residente a San Cipriano d’Aversa;
Carmine Frongillo, 69 anni di Gricignano d’Aversa;
Renato Ventriglia, 65 anni di S.Maria C.V;
Luigi Ventre, 57enne di Casalnuovo;
Donato Iuliano, 55enne di Giugliano;
Angelo Tiso, nato a Benvento e residente a Caserta, 42 anni;
Vincenzo Martone, 65enne di S.Maria C.V.;
Emilia Raimondo, 64 anni di Grazzanise;
Francesco Rinaldi, 64 anni di S.Maria C.V.;
Nicola Iodice, 66 anni di S.Maria C.V. e
Giuseppe Plumitallo, 63enne di S.Maria C.V.