MARCIANISE. Guardia di finanza in Comune. Si indaga sull’utilizzo della Fiat Stilo condotta dal vigile Pasquale Bizzarro. Quel soggiorno (abortito) all’hotel Excelsior di Roma

12 Novembre 2022 - 13:06

Le fiamme gialle hanno lavorato per diverse ore, qualche giorno fa, negli uffici dei vigili urbani e in quelli della Ripartizione Bilancio e Finanze.

MARCIANISE (g.g.) Per tutto quello che è successo nei tre anni e qualche mese della prima amministrazione di Antonello Velardi e per quello che è successo, poi, nei due anni della seconda amministrazione, sarebbe stata giustificata la costituzione di un presidio, di una sezione distaccata della Corte dei Conti nella città di Marcianise, possibilmente con uffici contigui a quelli del Comune.

Scorrendo solamente il nostro archivio, troviamo decine e decine di episodi, sui quali l’azione di controllo, di verifica ma, soprattutto, quella che conduce a procedimenti di citazione in giudizio, non avrebbe certo costituito una forzatura. Nel Comune di Marcianise è rimasto installato, durante questi periodi, un vero e proprio tendone da circo, popolato di ogni tipo di attrazione. Si diceva una volta di tanti nani, di tante ballerine. In certi momenti abbiamo anche fatto fatica a sviluppare una dialettica del rigore, della riprovazione rispetto a vicende, su cui abbiamo profuso tonnellate e tonnellate di energie, affinché quelle nostre valutazioni, quelle nostre considerazioni fossero la normale, evidente conseguenza del duro lavoro di documentazione e di esplicazione di tutto ciò che dallo studio di quegli atti amministrativi, combinato a quello, meticolosamente svolto, sulle norme e sulle strutture giurisprudenziali, si impossessava dell’evidenza facilmente comprensibile.

Abbiamo fatto fatica perché quel nostro lavoro, compiuto con il rigore imparato nella severità degli studi compiuti in gioventù, con un metodo puramente filologico ed esegetico, faceva a pugni con quel circo, fatto di esibizioni buffe, spiazzanti nel momento in cui tu guardavi e dicevi “ma è mai possibile che persone, le quali hanno svolto, nella loro esistenza, anche funzioni di agenti culturali, possano esprimersi su questi livelli di semi analfabetismo?”. Questo è stato il nostro rapporto con le due amministrazioni di Antonello Velardi: un continuo strabuzzar di occhi. Per cui, quando abbiamo saputo, l’altro giorno, dell’ennesima visita compiuta negli uffici comunali, da effettivi della Guardia di finanza, abbiamo deciso di non utilizzare immediatamente la notizia, visto e considerato che i marcianisani sono ormai assuefatti a queste azioni di polizia giudiziaria.

Abbiamo preferito comprenderne meglio i motivi e qualcosa, effettivamente, l’abbiamo capita. I finanzieri sono stati dentro agli uffici della Ripartizione Bilancio e Finanze del Comune, ma, a quanto pare, anche nella sede dei vigili urbani. Si sono mostrati interessati, soprattutto, alle vicende di una Fiat Stilo, auto in servizio del Comune, anche se al momento non riusciamo ancora a darvi un’informazione certa se l’autovettura in questione sia esclusivamente vincolata all’attività dei vigili urbani o se sia a disposizione di ogni tipo di incombenza.

La Corte dei Conti avrebbe chiesto lumi sull’uso di quest’auto e, si sa, che la Corte dei Conti focalizza solo e solamente la sua attenzione su ipotesi di violazione delle norme che dovrebbero garantire la corretta gestione della spesa pubblica.

Quell’auto è stata guidata soprattutto dal vigile urbano Pasquale Bizzarro il quale, tutte le mattine, o quasi tutte le mattine, andava a prelevare il sindaco Antonello Velardi a casa sua, salvo poi riaccompagnarlo quando ciò veniva richiesto dal primo cittadino, nella nota dimora abusiva di viale Kennedy.

Ora, ciò può significare qualcosa, ma può anche non significare nulla, dato che l’utilizzo di un’auto di servizio per queste mansioni appena illustrate non rappresenta di per sè una illegalità o un’irregolarità, a condizione, però, che nella struttura degli atti amministrativi che dà conto ai cittadini, che di quell’auto sono comproprietari in parte frazionale, risulti con chiarezza il fatto che la Stilo possa essere utilizzata anche per questo particolare tipo di servizio. Diverso il ragionamento per quel che riguarda eventuali altre forme di utilizzo che prevedono, ad esempio, scarrozzamenti di persone, magari parenti e congiunti di amministratori, di consiglieri, di personale dirigente o, anche, di altri dipendenti comunali. Parenti o affini che nulla avrebbero a che vedere con l’attività pubblica.

Se si prefigurassero con le modalità formali di una notizia di reato, ipotesi come quella appena raccontata, ciò allargherebbe lo spettro delle indagini, dato che non si tratterebbe più solo di un affare della Corte dei Conti, ma rappresenterebbe materia di accertamento, dentro all’esercizio dell’azione penale, così come questa è definita dalla Costituzione, da parte della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, magari aprendo un fascicolo di indagine su un’ipotesi di reato di peculato d’uso oppure di peculato tout court.

Siccome a Marcianise si sono verificati, durante gli ultimi anni, fatti gravissimi, a partire da quelli che di qui a qualche giorno porteranno, al 99%, al rinvio a giudizio di Antonello Velardi per i gravissimi reati di falso e truffa, compiuti in concorso con l’allora segretario comunale Onofrio Tartaglione, non rappresenta assolutamente una forzatura ragionare su come sia stata utilizzata questa Fiat Stilo. Ciò, ripetiamo, in considerazione dei precedenti, ma anche in considerazione della necessità di compiere accertamenti ancora più complessi e dettagliati sui possibili usi, solo parzialmente istituzionali, come sarebbe successo per una o più trasferte congiunte nella Capitale di qualche amministratore comunale e di qualche componente autorevole del consiglio comunale. Trasferte intervallate o concluse con pernottamenti a carico del Comune e, in qualche modo, frustrate dalla delusione legata alla constatazione che da quelle casse dei cittadini non sarebbero mai potuti uscire i quattrini per un fruttuosissimo soggiorno notturno all’hotel Excelsior.