MARCIANISE. Pardon, eravamo rimasti arretrati: Enrico Tartaglione non sta più con Gerardo Trombetta. L’incarico da 39mila 500 euro “a sangue freddo” è opera del sindaco e del suo vice Pasquale Salzillo.

13 Luglio 2023 - 16:40

Facciamo ammenda visto che negli ultimi anni, impegnati, come siamo stati, giornate intere sui documenti amministrativi e sulle tante magagne del governo Velardi, non abbiamo più seguito quelle che a Napoli chiamerebbero “tarantelle”. In poche parole questo affidamento non c’entra, fino a prova contraria, con l’iniziativa della mozione anti portavoce con la quale Gerardo Trombetta e Giuseppe Tartaglione avevamo “mandato sotto”, la sera prima, la maggioranza.

MARCIANISE (g.g.) Il Codice degli appalti, riformato di recente, ha trasformato le figura dei dirigenti degli Uffici tecnici in personaggi onnipotenti, che possono determinare tranquillamente, in 5 minuti, affidamenti diretti fino ad una soglia di 150mila euro.

Oltre a questo è rimasta invariata anche l’antica soglia dei 40mila euro, ma riveduta e corretta. Mentre, infatti, per gli affidamenti fino a 150mila euro devi far, quanto meno, vedere di portare 4 carte, 4 documenti, giusto per buttate un po’ di fumo negli occhi, quelli fino a 40mila euro si sono trasformati in un’autentica barzelletta, visto che l’articolo 52 del Codice degli appalti, ripetiamo, da poco modificato, dà la possibilità agli enti pubblici di affidare fino a 40mila euro con una semplice autocertificazione, firmata dall’imprenditore, aggiungiamo noi, in stile “acquaiuolo l’acqua è fresca?”.

Il disegno di un Comune di affidare individualmente e monocraticamente un incarico, un lavoro ad un singolo imprenditore, incorpora di per sé un’intesa già stipulata informalmente a monte. E figuriamoci se in questa situazione qualcuno va guardare se la certificazione sostitutiva di atto notorio, o autocertificazione che dir si voglia, contenga delle indicazioni mendaci, false o anche solo imprecise.

Questo in linea generale, Una linea generale che va comunque esplicitata in quanto è quella in cui si sviluppata l’atto amministrativo , un determina a firma del funzionario dell’area Verde ed Ambiente del Comune di Marcianise, Pasquale De Filippo, determina che vi proponiamo in calce. Con questo atto è stata affidata la cura del verde pubblico della città o di una parte della città all’impresa di Enrico Tartaglione, già assessore comunale. Ciò non vuol dire assolutamente che le dichiarazioni di Enrico Tartaglione contengano contenuti non aderenti alla realtà su quei requisiti e su quelle competenze nel settore specifico oggetto dell’opera da prestare così, sempre, come previsto dall’art. 52.

Ma questo, nello sviluppo del nostro ragionamento, è irrilevante, perché un affidamento diretto serve soprattutto a capire i meccanismi politici, dato che solo di meccanismi politici si può trattare.

E qui dobbiamo confessare un errore da noi compiuto nell’articolo di ieri. Diciamo così che “siamo rimasti un po’ arretrati”. Siamo rimasti al tempo in cui Enrico Tartaglione rappresentava nella giunta comunale di Marcianise, Gerardo Trombetta e, conseguentemente, Giuseppe Tartaglione. Nel momento in cui ci siamo trovati a commentare l’iniziativa di Gerardo Trombetta della mozione, riguardante il portavoce, che ha messo sotto nei numeri del consiglio comunale e per la prima volta, la maggioranza, il collegamento è venuto da sé, non avendo noi contezza delle fondamentali novità di uno scacchiere politico marcianisano, con la determina di affidamento firmata solo a poche ore distanza dai fatti consiliari narrati.

In realtà Enrico Tartaglione e Gerardo Trombetta hanno rotto politicamente da anni e oggi il primo è saldamente ancorato alla figura del sindaco Tonino Trombetta per il quale molto si è battuto nell’ultima campagna elettorale. E siccome si è capito, che il sindaco ha un grande feeling in questo momento, con il suo vice, Pasquale Salzillo, assessore al Verde, all’Ambiente, ecc. è stato molto agevole sviluppare una determina veloce veloce.

Se queste cose succedono a pochissimo tempo di distanza dalle elezioni, è chiaro che parlare di una operazione di tipo clientelare, finanziata con i soldi pubblici, non è peccato.

Qui sotto la determina di affidamento diretto del servizio di manutenzione del verde pubblico.