MARCIANISE. Qui, per difendere la poltrona di potere di Ciak Video all’interno dell’ex Consorzio Idrico, il sindaco rischia di creare un buco da 50 milioni di euro per la città

11 Maggio 2025 - 11:55

Da un anno e mezzo lo sollecitiamo ad assumere posizioni chiare e intransigenti. E invece, ultimamente, si è fatto raggirare dal presidente Di Biasio persino sulla questione dei 5 milioni di euro di crediti che il Comune vanta nei confronti di ITL Spa. La richiesta di assemblea straordinaria, vista l’indecente e scandaloso tentativo di accedere al concordato preventivo, rischia di essere colpevolmente tardiva

MARCIANISE (G.G.) – Ok, iniziamo l’articolo con la solita formuletta di rito, perché qui da noi il confronto franco, duro ma sempre costruttivo è sistematicamente evitato da chi si sente chiamato in causa, spedendo la proverbiale palla in tribuna e trovando, cioè, nel nostro racconto elementi di acrimonia personale che non esistono né in cielo né in terra.

E allora lo ripetiamo: Antonio Trombetta, così lo facciamo contento, è una bravissima persona. È serio, onesto, fa parte di una famiglia integra e non concepisce malizie o malanimo.

Detto questo, tolto il solito inutile dente, possiamo finalmente affrontare il tema del grave pericolo cui sta esponendo la cittadinanza per la questione dell’ex Consorzio Idrico, solo per far contento “mister Ciak Video”, al secolo Angelo Ricciardi (a proposito, complimenti per la nuova auto Q5 Sport Coupé da circa 80.000 euro, stile Pasquale Salzillo), e la sua “protesi”, costituita dall’avvocato Nicola Musone.

Perché, caro Sindaco (abbiamo visto che ultimamente si è dato alla videocomunicazione sui social), il problema è serio. Molto serio.

Ricostruiamo oggettivamente gli ultimi avvenimenti e La invitiamo a confutare questa ricostruzione qualora non la ritenesse precisa, magari con un video, non a chiacchiere ma punto per punto.


EX CONSORZIO IDRICO E COMUNE DI MARCIANISE, UNA RELAZIONE PERICOLOSA

La minoranza consiliare, poco meno di un anno fa – se non ricordiamo male, a luglio – Le chiese con una propria mozione, approvata all’unanimità dal consiglio comunale, di nominare un esperto competente in revisione contabile della pubblica amministrazione affinché si potesse stabilire, una volta per tutte, attraverso una due diligence, il rapporto tra debiti e crediti che il Comune di Marcianise ha nei confronti dell’ex Consorzio Idrico.

Il sindaco Trombetta non fece nulla per mesi. Come dicevano i Romani: cui prodest?

Sicuramente questa inerzia giovava, all’epoca, al Presidente di quella che nel frattempo era diventata ITL Spa, cioè Pasquale Di Biasio, e ai suoi consiglieri di amministrazione.

Non era ancora chiaro quale fosse la posizione di Ciak Video che, sulla carta, avrebbe dovuto riflettere sui contenuti dell’istanza proveniente dall’opposizione, in quanto rappresentante della maggioranza relativa delle quote (circa il 26%) che la Città di Marcianise aveva sottoscritto a suo tempo nel Consorzio Idrico, salvo poi vedersele trasformare in azioni della ITL Spa.

Intanto il sindaco Antonio Trombetta, durante l’inverno successivo – ci pare tra dicembre e gennaio – sotto pressione per i problemi di tenuta della sua maggioranza in consiglio, aprì politicamente all’opposizione, ipotizzando la costituzione di un governo cittadino di salute pubblica.

Negli incontri avuti con la sua sfidante alle elezioni comunali del 2023, Lina Tartaglione, fu posto ancora una volta il problema del modo in cui il Comune di Marcianise esercitava il ruolo di azionista di riferimento dell’ITL Spa.

Il 24 gennaio – abbiamo ancora conservato quel post – il sindaco Trombetta fece un’apertura e inserì, tra i temi da affrontare per realizzare l’intesa istituzionale con la minoranza, anche quello dell’ex Consorzio Idrico, annunciando la convocazione di una seduta del consiglio comunale ad hoc.


IL VETO DEGLI ZINZIANI PER PROTEGGERE CIAK VIDEO

A questo punto si capisce il gioco di CIAK VIDEO. Da allora in poi, infatti, il Presidente del Consiglio Comunale, Antimo Zarrillo, con un comportamento senza precedenti, ha ignorato la sollecitazione del sindaco, violando anche il regolamento che lo obbligava a convocare il consiglio comunale entro 20 giorni dalla richiesta formulata dal sindaco o da almeno sei consiglieri comunali.

Il gruppo di Gianpiero Zinzi si è dunque coagulato attorno alle esigenze di potere e di gestione di CIAK VIDEO, al secolo Angelo Ricciardi. Non c’era nulla di nobile in ciò che quest’ultimo chiedeva. Il suo era solo un atteggiamento conservativo che, tra le altre cose, neutralizzava e bloccava anche le storiche posizioni di contrasto che Zinzi aveva nei confronti del carrozzone di Zannini e Di Biasio.

In questo modo si è permesso proprio al presidente Di Biasio di non avere alcun fastidio dall’azionista di riferimento – il Comune di Marcianise – affinché lui, insieme all’avvocato Musone, potesse continuare ad operare nel fertile territorio della gestione: affidamenti, promozioni e assunzioni a tempo determinato destinate a diventare a tempo indeterminato.


LE RIUNIONI-BARZELLETTA E IL CREDITO DI 5 MILIONI DI EURO

La scenetta più comica si è verificata quando il sindaco ha accettato la proposta di un incontro informale con l’ex Consorzio Idrico, rappresentato comicamente dall’avvocato Nicola Musone, con CIAK VIDEO che – invece di difendere gli interessi dei cittadini di Marcianise – si è comportato come controparte del Comune che lo ha nominato.

Tutto questo solo per difendere Pasquale Di Biasio, evitando che diventasse una priorità quella due diligence dalla quale era emerso che Marcianise, cioè tutti i cittadini, era creditrice del Consorzio per oltre 5 milioni di euro.

Ci chiediamo: è questo un comportamento degno di un’istituzione? O siamo di fronte all’ennesima genuflessione del sindaco al gruppo consiliare di Gianpiero Zinzi, ormai diventato di fatto uno sponsor di Pasquale Di Biasio?


LA PACCHIA DEI FURBI CONSISTE NELL’ESISTENZA DEI FESSI

Lo diciamo sempre con rispetto per la persona del dottor Antonio Trombetta: per starci un furbo, ci deve stare anche un fesso.

Mentre ITL Spa metteva nero su bianco l’esistenza di un debito di 5 milioni di euro verso il Comune di Marcianise e si dichiarava disponibile – con suprema faccia di bronzo – a una rateizzazione, Di Biasio, due giorni prima, era già stato dal notaio per presentare la determina di richiesta di concordato preventivo (clicca e leggi), che riteniamo illegittima.

Perché? Perché questa non è una vera Spa, ma una finta società di capitali creata solo per sfruttare lo status giuridico e fare porcherie ai danni dei creditori, come il tentativo di concordato in continuità.

Il Comune di Marcianise è così finito in una tagliola: quando partirà la procedura di concordato tra ITL Spa e i creditori, Di Biasio proporrà a Trombetta di chiudere la partita dei crediti a pochi spiccioli.

Se il Comune si rifiutasse – come dovrebbe – e anche altri creditori facessero lo stesso, il Tribunale potrebbe respingere il concordato e dichiarare il fallimento della società.

Trombetta non ha capito – o non gli è stato spiegato bene – che, in caso di fallimento di una società con 200 milioni di euro di esposizione, il Comune di Marcianise risponderebbe per il 26%, ovvero per circa 50 milioni di euro. Un disastro per le casse comunali e per le tasche di chi ha causato tutto questo.

E non lo salverebbe, stavolta, nemmeno la richiesta – a nostro avviso tardiva – di convocazione di un’assemblea straordinaria di ITL Spa, forse consigliata da qualche parente stretto.


CIAK VIDEO, PROBLEMA CRUCIALE DI MARCIANISE

Ora la questione è semplice: si può mettere a rischio il bilancio comunale per difendere la posizione di Ciak Video?

Marcianise è uno dei comuni con il più alto gettito fiscale in proporzione alla popolazione. Un dissesto qui sarebbe uno scandalo nazionale.

Attenzione. Ci risulta che qualcuno nella struttura amministrativa stia ipotizzando un danno “minore” dal punto di vista finanziario per gli azionisti di ITL. Ricordiamo a costoro che, in caso di fallimento, la disciplina civilistica si intreccia con quella contabile pubblica: il danno civilistico si trasforma anche in danno erariale. E la bolletta diventerebbe molto, molto salata.

In conclusione, un ultimo interrogativo: tutto questo attivismo di CIAK VIDEO – reso pubblico anche sui social – e svolto in modo privatistico, è legittimo rispetto al ruolo di semplice delegato del sindaco presso ITL Spa?

Qui, più che un delegato, Ricciardi si comporta come se fosse lui il sindaco, depositario e responsabile della titolarità e della potestà del Comune nei confronti dell’ex Consorzio Idrico. Ma se questo accade, è perché Antonio Trombetta continua a essere un re travicello, incapace di esercitare pienamente il suo ruolo, con il rischio concreto di causare danni permanenti alla città di Marcianise.