MARCIANISE. Velardi deve assumere due dirigenti al Comune. Siamo convinti che a capo dell’Ufficio Tecnico metterà il coordinatore della sua campagna elettorale Francesco Saverio Letizia. Ecco perché

18 Novembre 2020 - 18:26

MARCIANISE – Diciamocela tutta: noi abbiamo una idea, che lambisce e poi si fonde in convinzione, che il posto di nuovo dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Marcianise sia già da tempo ipotecato.

Beninteso, è probabile anche che ci sbagliamo.

Come è probabile che, al contrario, abbiamo ragione.

Ma questo terreno va lasciato immediatamente, perché da ieri è diventato noto il contenuto di una delibera di giunta comunale.

Trattandosi di un atto amministrativo, la congettura che pure rimane in piedi va, almeno in un primo momento, sottesa alla sintetica spiegazione del contenuto della suddetta delibera.

Ovviamente, invitiamo coloro i quali intendano approfondire l’argomento a leggerne il testo integrale che pubblichiamo in calce a questo articolo.

Per quanto riguarda la sintesi, invece, questa delibera, ovviamente votata all’unanimità dalla giunta del Comune di Marcianise, crea la condizione per inserire due figure professionali nella pianta organica del Comune.

Eh già, perché oltre al dirigente dell’Ufficio Tecnico è prevista anche l’assunzione della nuova guida del Settore Tributi, che andrà a sostituire il pensionando Laviscio.

Il dirigente ai Tributi verrà assunto ai sensi dell’ormai arcinoto articolo 110 del Tuel.

In pratica, al di là della procedura più o meno articolata, sarà il sindaco a individuare questa figura, la cui vita professionale, cioè la durata dell’incarico, sarà connessa al tempo in cui lo stesso primo cittadino rimarrà in carica.

Attenzione, in questo caso nella delibera c’è scritto che rimarrà in carica fino all’espletamento del concorso.

Ma si sa come funzionano certe cose: il 110, che nasce come un istituto che favorisce la flessibilità e il funzionamento di uno staff di gente accreditata è diventato, soprattutto nei nostri Comuni, una cosa molto meno temporanea di quanto la si voglia far apparire con queste formulazioni sui concorsi prossimi, che diventano solo e solamente una retorica foglia di fico.

Vabbè, il 110 sta là, adesso Velardi lo utilizzerà anche per l’Ufficio Tecnico. No.

Pur potendo, Velardi sceglie un’altra modalità, molto più complessa e a nostro avviso meno trasparente di un 110, che rappresenta un’assunzione di responsabilità personale che un sindaco prende davanti ai cittadini, puntando su una professionalità che ritiene all’altezza del compito.

Nel caso dell’Ufficio Tecnico, invece, viene riesumata la procedura bizantina della convenzione, da stipulare con un altro Comune, in modo da attingere ad una graduatoria che in quel Comune è esistente in quanto, questo è un Paese di paradossi, è stato celebrato un concorso, che è esattamente ciò che Velardi non vuole, al contrario, fare a Marcianise.

Ora, con queste premesse e questa particolare formulazione della delibera, per quale motivo dovrebbe rappresentare una maldicenza, un pettegolezzo, finanche una diffamazione, porsi il problema di verificare dove stiano queste graduatorie?

E perché, partendo dai presupposti che abbiamo illustrato, dovrebbe rappresentare una obliqua malevolenza segnalare che al Comune di Maddaloni, peraltro demograficamente speculare a quello di Marcianise, questa graduatoria esiste ed è guidata, in quanto secondo classificato, nel concorso suddetto, da quel Francesco Saverio Letizia, punto di riferimento, forse addirittura coordinatore dell’intera campagna elettorale di Velardi?

Poi i fatti ci potranno smentire. Ma nessuno osi tacciare questo articolo di pregiudizio o, peggio ancora, di una valutazione apodittica, fondata cioè su una verità a priori, perché qui il discorso è diverso e la formulazione della delibera rende legittimo e giornalisticamente doveroso scrivere quel che abbiamo scritto.

Domani vi racconteremo perché abbiamo parlato di una procedura discutibile, di un sistema, quello della graduatoria, non perfettamente legittimo a nostro avviso.

Ma siccome non siamo elaboratori di diritto, leggeremo il diritto dove questo si va effettivamente a determinare. Ci rileggiamo tra ventiquattro ore.

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