Minaccia di sparare al vicino e alla “nzivata” della moglie. I testimoni della difesa: “Minacce? Mai. Anzi, era lui…”

12 Giugno 2024 - 10:48

Come sempre nei procedimenti penali e non, si parla di due versioni differenti, con le parti che presentano la loro verità

SAN FELICE A CANCELLO – È sotto processo per l’accusa di minaccia, ADL, trentottenne di San Felice a Cancello, residente nella zona che confina con il vicino comune di Arienzo, denunciato dai suoi vicini di casa.

Nell’udienza tenutasi nelle scorse ore sono stati ascoltati quattro testimoni portati dalla difesa dell’imputato, rappresentato in aula dall’avvocato Gennaro Masiello, che in sostituiva l’avvocato difensore del 38enne, la legale casertana Rosa Piscitelli.

I teste della difesa hanno raccontato una storia diversa rispetta a quella emersa delle accuse dei querelanti e della procura. Continue angherie e dispetti avrebbe subito ADL, che non avrebbe minacciato il querelante. Chiaramente questa è una delle due versioni della storia.

Secondo quanto raccontato dalla famiglia che abita di fianco all’imputato, invece, quest’ultimo minacciava e molestava l’impero nucleo familiare. La reazione di ADL si sarebbe sviluppata a seguito della convivenza nello stesso cortile, dove affacciano le abitazioni di entrambi. A fare innervosire il trentottenne sarebbe stata l’acqua versata dalla moglie di P.L., pluripregiudicato, fognatura comune.

L’uomo avrebbe definito la sua vicina di casa come una “nzivata“, minacciando il marito di scaricare addosso alla famiglia le sette pistole che il 38enne aveva in casa. Frasi simili sarebbero state ripetute almeno in tre occasioni tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 cortile su cui affacciano le due abitazioni.

Non si tratterebbe, però, del primo processo che vede coinvolte i protagonisti di questa vicenda.

Infatti, a quanto pare, tra le parti in causa pendono vari procedimenti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in posizioni opposte, ovvero con ADL, difeso dall’avvocata Rosa Piscitelli e dalla collega Michela Izzo, in “posizione” di parte offesa.