MONDRAGONE. Operatori balneari tartassati: “Scelta per Mondragone” all’attacco del sindaco Pacifico

7 Novembre 2019 - 18:58

COMUNICATO STAMPA

MONDRAGONE – Dopo aver iscritto il relativo punto all’ordine del giorno nel trascorso mese di giugno ed averlo rinviato con l’impegno, anzitutto, da parte del primo cittadino a decidere insieme alla minoranza in incontri ad hoc differenti dalle commissioni consiliari, l’altra sera e’ ritornati al primo punto all’ordine del giorno della seduta di stasera consiglio comunale, senza averne parlato ed aver mantenuto l’impegno pubblico assunto nei confronti dell’opposizione.
Ad esprimere dissenso contro l’ennesima posizione politica assunta dall’amministrazione comunale in spregio alla città e’ “La Scelta per Mondragone”, lista che rappresenta l’anima civica che oggi più che mai serve alla città per ritrovare il coraggio di decidere per il suo bene, rispettando le regole ed evitando di illudere facendo danni.
Questo perché andrebbero supportati realmente i titolari degli stabilimenti balneari mondragonesi, i gestori delle attività di somministrazione e gli operatori turistici della zona lido per scegliere di migliorare le dinamiche cittadine riguardo l’arenile e gli spazi prospicienti. E invece Virgilio Pacifico cosa sta fa da quando è sindaco? Compie in loro danno scellerate scelte politico-amministrative!
Prima l’invio delle bollette dei rifiuti aumentate a dismisura perché parametrate alla superficie demaniale oggetto di concessione, anziché all’ombra realizzata appunto dagli ombrelloni installati sulla porzione di spiaggia loro concessa, men che meno calcolate rispetto alle strutture ivi insistenti.
Poi, la strana novità – decisa soltanto qualche mese fa – con cui gli amministratori di maggioranza hanno scelto di richiedere gli arretrati su base annuale dei canoni concessori agli stabilimenti, ovvero anche per quei periodi in cui non ne avrebbero avuto titolo alcuno perché, nella maggior parte dei casi, avevano una durata stagionale o comunque soltanto relativa ad una parte dell’anno, come del resto formalmente concesso loro – all’epoca – dagli uffici comunali.
Ancora la scelta improvvida di notificare contestualmente gli accertamenti del pagamento tarsu-tari dal 2014 al 2017, e non al massimo due annualità per volta.
Ora, inoltre, sceglie di favorire una concorrenza sleale rilasciando ulteriori concessioni demaniali (che non e’ possibile riconoscere per colpa esclusiva dei ritardi e dell’inefficienza della Regione Campania riguardo al Piano di utilizzo delle aree demaniali) spacciandole per convenzioni sottoscritte per la gestione delle spiagge libere.
Oltre a questo il primo cittadino sceglie di voler autorizzare somministrazione mediante spacci e ristori con minore investimento privato rispetto ai proprietari di bar, ristoranti, pub e pizzerie che si trovano immediatamente affianco.
Ma tutto ciò non significherà fornire una seria opportunita’ ai nostri giovani perché se le federazioni, le associazioni ed i sindacati di categoria manterranno fede a quanto formalmente anticipato al sindaco Pacifico, ricorreranno alla giustizia amministrativa per ricordargli il rispetto delle regole!
Pacifico non ha il coraggio di riconoscere che l’unico atto che gli consente soltanto di parlare della spiaggia di Mondragone – e’ il Piano di utilizzo della fascia costiera che rispettando la legge è stato approvato dalla precedente amministrazione comunale, segnando una data storica dal dopoguerra ad oggi, seppur con l’avversita’ dei suoi compagni di maggioranza.
A tutt’oggi, infine, l’amministrazione comunale non ha ancora consegnato i titoli concessori agli stabilimenti balneari pur essendo già trascorsa la stagione estiva e, per di più, nelle ultime settimane – si sta recando su tutti gli stabilimenti balneari per verificare se hanno smontato tutto quanto realizzato con la famosa circolare n. 120, ovvero quello strumento molto utilizzato dagli stessi balneari relativamente ad installazioni provvisorie di strutture removibili per uso stagionale.
Non va dimenticato, poi, neanche che in piena stagione estiva gli imprenditori turistici hanno sopportato il mancato prelievo dell’immondizia, essendo obbligati costantemente a stipare all’interno delle loro attività i rifiuti prodotti e, quando proprio non potevano più evitarlo, ad accantonare i rifiuti all’esterno dei propri stabilimenti balneari, pregiudicando l’attività agli occhi della clientela.
Tutto questo più che supportare il settore balneare per valorizzare l’arenile, appare l’inizio della fine del lido di Mondragone.
“La Scelta per Mondragone”, movimento cittadino di idee mondragonesi, insomma, vuole di essere dalla parte di chi ha scelto Mondragone, di chi ha scelto la Città.