MORTI PER UN PANINO. 18enne casertana in terapia intensiva, anche il fidanzato intossicato dal botulino. LE CONDIZIONI
9 Agosto 2025 - 10:30

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SAN FELICE A CANCELLO – Proviamo ad aggiornare la situazione relativa ai due giovanissimi casertani rimasti intossicati dal caso del botulino a Diamante, località turistica calabrese molto ambita dai residenti della nostra provincia e quella napoletana.
La cosa è nota: un’intossicazione alimentare legata al consumo di panini con salsiccia e broccoli venduti da un food truck ha già provocato due decessi sospetti e diversi casi gravi di avvelenamento. Nella giornata di ieri è emerso che dopo la morte di Luigi Di Sarno, 52 anni, originario di Cercola, si è verificato un secondo decesso ritenuto potenzialmente collegato all’episodio: una donna di 45 anni di Praia a Mare è morta in seguito a un improvviso malore. Il fratello della donna ha presentato denuncia, sostenendo che anche lei avesse consumato uno dei panini venduti dallo stesso ambulante.
La Procura di Paola ha disposto la riesumazione della salma per accertare l’eventuale collegamento con la tossina botulinica. Intanto l’Azienda ospedaliera di Cosenza conferma che sono dodici le persone coinvolte nell’intossicazione: nove ricoverate in terapia intensiva e tre in osservazione.
Tra i casi più preoccupanti c’è quello di una diciottenne di San Felice a Cancello, ancora ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Lagonegro. La ragazza, in vacanza in Calabria insieme al fidanzato e ad altri amici, ha iniziato a sentirsi male poche ore dopo aver mangiato uno dei panini. Vista annebbiata, nausea, vomito e problemi muscolari sono stati i primi segnali di allarme. Anche il compagno, un giovane di Cervino, ha manifestato sintomi, sebbene in forma più lieve. Entrambi sono stati trasportati d’urgenza in ospedale: mentre lei lotta ancora in Rianimazione, lui è in netto miglioramento ed è stato dichiarato fuori pericolo.
Le indagini si concentrano adesso sulle modalità di conservazione e somministrazione degli alimenti, con particolare attenzione ai prodotti sott’olio utilizzati nei panini. Il venditore ambulante è stato ascoltato dagli inquirenti ed è formalmente indagato, insieme ai fornitori delle materie prime. Parallelamente, la Procura sta esaminando l’operato dei sanitari della clinica di Belvedere Marittimo, dove Di Sarno si era rivolto per i primi sintomi. L’obiettivo è verificare se il quadro clinico sia stato correttamente riconosciuto e se siano state attivate in tempo le terapie previste dai protocolli per contrastare il botulino.