OMICIDIO KATIA TONDI. Un perito dovrà risolvere il mistero della telefonata di Emilio Lavoretano al 118
1 Aprile 2019 - 16:01
SANTA MARIA CAPUA VETERE (red.cro.) – La presidente Giovanna Napoletano della Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha deciso di nominare un perito fonico per rivalutare la telefonata fatta da Lavoretano al 113 il 20 luglio 2013, dopo aver trovato il copro di Katia Tondi, nel loro appartamento nel parco Laurus a San Tammaro.
La richiesta, avanzata dal pubblico ministero Domenico Musto nel corso dell’ultima udienza, è stata accolta. In una telefonata, fatta ascoltare il 22 marzo nella puntata di venerdì di Quarto Grado, il marito di Katia Tondi, Emilio Lavoretano, avrebbe pronunciato la frase “Sono stato io”, agli operatori del 118. Nella precedente udienza, l’uomo ha negato di aver pronunciato tali parole (LEGGI QUI LA STORIA).