Ormai nei comuni aversani impazza la commedia-sexy all’italiana: buttano addosso al segretario comunale donna prosperosa per fare foto compromettenti. SINDACO AFFINITO, EX ASSESSORE E DIRIGENTE INDAGATI PER CONCUSSIONE (E ALTRO ANCORA)

13 Ottobre 2023 - 17:13

È una storia che girava da tempo e di cui CasertaCe colse le avvisaglie in un articolo pubblicato 21 luglio. Avviso di conclusione delle indagini, ora vedremo cosa succede

CARINARO (g.g.) Il 21 luglio scorso CasertaCe pubblicò un articolo (clicca qui per leggerlo) in cui raccontò una delle tante storie che in ogni altra contrada del mondo desterebbero scandalo mentre qui da noi sono ritenute normali. La notizia riguardava una convocazione del consiglio comunale di Carinaro finalizzata in pratica a rimuovere dalla sua funzione il segretario comunale Carlo Della Peruta per motivi che, a nostro avviso, nascondevano la vera ragione di questo atto di spropositata gravità.

Della Peruta, infatti, da qualche settimana, aveva aperto una doverosa procedura affinché il dirigente dell’Ufficio Tecnico, Michele Vetere, risolvesse quello che si configurava come un macroscopico caso di incompatibilità tra la sua funzione di dirigente pubblico e una professione libera, privata, che gli aveva garantito importanti fatturati.

Il segretario comunale non parlava a vanvera, ma aveva in pratica inchiodato Vetere con fatti documentati e sacramentati. Manco a dirlo, qualche giorno dopo, in puro stile Repubblica delle banane, questo strano sindaco di cui ci occupiamo con il fegato

in braccio, Nicola Affinito, aprì una sorta di vertenza formale nei confronti del segretario per metterlo alla porta.

E fin qui noi arrivammo con la trattazione dell’articolo del 21 luglio.

Sempre a luglio, o probabilmente in seguito, nell’ufficio di Della Peruta si sarebbe verificato un particolare episodio.

Una donna, a quanto pare avvenente e prosperosa, avrebbe tentato un approccio sessuale o parasessuale con il segretario.

Un movimento, un qualcosa che sembrava esaurirsi nel momento stesso in cui veniva realizzato. Ciò determinò subito l’idea in Della Peruta che quella messa in scena fosse stata realizzata ad arte da qualcuno in modo da favorire qualche facile scatto da uno smartphone impugnato da posizione propizia. E in effeti qualche foto uscì fuori.

Ma Della Peruta non si è perso d’animo, si dice che sia riuscito a fotografare chi in quel momento lo stava immortalando e i nomi che girano sono quelli dello stesso sindaco Affinito e l’assessore (poi dimessosi) Nicola Mauro Barbato.

Il segretario si sarebbe poi recato presso gli uffici della procura di Aversa Napoli Nord per presentare denuncia. Da qui sarebbe partita l’indagine, conclusasi in questi giorni terminata con la notifica al sindaco, all’assessore e all’ingegnere Vetere della conclusione della citata indagine, ai sensi del 415 bis del codice di procedura penale, un articolo che ufficializza solo una cosa, ovvero che Barbato, Vetere e Affinito sono indagati per il reato di concussione ai sensi dell’articolo 314 del codice penale, ma anche per altri.

Per quanto riguarda la contestazione del reato di concussione, questa fattispecie si sarebbe compiuta nel momento in cui quella foto “compromettente” è stata inviata anonimamente (per la procura sono stati Affinito e Barbato), una specie di avvertimento a non dare fastidio sulla questione Vetere, secondo quanto ricostruito le indagini.

Il reato di falso, invece, è contestato al sindaco Affinito, relativo proprio alla delibera con cui il comune di Carinaro recedeva dalla convenzione stipulata con il comune di Succivo per l’utilizzo dei servigi del segretario comunale Della Peruta, che sarebbe stata corredata dalla firma falsa, in realtà mai apposta, dal segretario comunale.

Abuso d’ufficio, ai sensi dell’articolo 323 del codice penale, contestato al dirigente Vetere stavolta in concorso con Affinito. Un avviso di garanzia con il quale la procura recepisce e fa suo il ragionamento portato avanti nel mese di luglio dal segretario comunale e che è stato alla base di quel nostro articolo.

Vetere, infatti, avrebbe svolto la sua funzione pubblica full time, affiancandola illegalmente alla professione privata, ricavandone, quindi, un ingiusto profitto. Naturalmente, la responsabilità di Affinito è quella di aver concorso a questo ingiusto vantaggio patrimoniale nel momento in cui, pur sapendo dell’esistenza della grave incompatibilità, formalmente contestata dal segretario, ha permesso al dirigente di rimanere in servizio, anzi, ha fatto di tutto per liberarsi di Della Peruta.

Ora, i tre hanno 20 giorni di tempo a partire da quello della notifica dell’atto per chiedere di essere interrogati dal pubblico ministero, che potrà delegare a questa funzione uno o più effettivi dell’arma dei carabinieri, del corpo della polizia di Stato, oppure della guardia di finanza, in funzione di polizia giudiziaria.

In alternativa, Affinito, Barbato e Vetere potranno presentare documenti attraverso cui andrebbero eventualmente a dimostrare la loro estraneità al reato ascritto.

Superata questa fase, il pm deciderà se chiedere o meno il rinvio a giudizio di tutti e tre, oppure di uno o anche due del trio. In alternativa, potrebbe chiedere al gip il proscioglimento degli indagati, anche se, essendo stato, in questo caso, l’indagine attivata tramite querela di parte, lo stesso querelante potrebbe opporsi alla richiesta di archiviazione, chiedendo una convocazione di tutte le parti in camera di consiglio da parte del gip.

Va ricordato che il reato di concussione fa parte di quelli che la legge Severino inserisce nella fattispecie che prevede la sospensione dalla carica pubblica ricoperta – sindaco, assessore, dirigente, consigliere comunale – nel caso in cui intervenga una sentenza di condanna di primo grado.