Piazze di spaccio nei comuni del Casertano: al via il processo d’appello
24 Ottobre 2023 - 16:01
In primo grado furono condannati a più di un secolo e mezzo di carcere.
MADDALONI/SANTA MARIA CAPUA VETERE/RECALE/MARCIANISE/CURTI/PORTICO. Più di un secolo e mezzo di carcere fu inflitto, il primo febbraio scorso, ai 23 imputati nel processo per spaccio di droga nella provincia di Caserta. Oggi, davanti alla terza sezione corte d’appello di Napoli, si è tenuta la prima udienza del processo di secondo grado per 18 di quei 23 imputati.
Alla sbarra Paolo Iuliano, Maria Carnevale, Donato Carnevale, Veronica Bifone, Antonio Cocci, Gaetano Setola, Marianna Nuvoletta, Vincenzo Salvatore Giordano, Luigi Serra, Rosario Agostino Daino, Federica Monopoli, Pietro Di Bernardo, Antonio D’Agostino, Domenico Russo, Francesco Falco.
La prossima udienza, fissata per il 30 novembre, vedrà in prima linea i legali degli imputati di Recale, Marcianise, Portico, Curti, Caivano, Cardito, Maddaloni, Santa Maria Capua Vetere. In primo grado sono stati inflitti in totale circa 150 anni di reclusione ai 18 imputati, residenti a Recale, Marcianise, Portico, Curti, Caivano, Cardito, Maddaloni, Santa Maria Capua Vetere.
L’attività di indagine, svolta dal mese di aprile 2017 al mese di aprile 2018, ha consentito di far luce su un traffico di droga da destinare a piazze di spaccio nella provincia di Caserta e di Napoli. In particolare, è stata delineata l’esistenza di tre diversi sodalizi criminali: uno operante nei comuni di Maddaloni, Santa Maria a Vico, Cervino e Recale; uno con base logistica nel “Parco Verde” di Caivano ed operante nei comuni di Caivano, Cardito e Crispano; uno operante nei territori dei comuni di Marcianise, Capodrise, Portico di Caserta e Macerata Campania.