PROVINCIA. SIAMO ALLA FARSA: Dopo i 25 mila euro e il posto fisso all’architetta Ilaria Bova, incarico anche alla sorella. Conflitto di interessi? E che stai a spacca’ er capello!?
23 Maggio 2023 - 11:15
Forse per iniziare a prendere confidenza con la Provincia, assegnatale una somma iniziale ben più bassa rispetto alla commessa affidata alla sorella neoassunta. Vedremo se l’albero genealogico della famiglia Bova riserverà qualche altro studioso utile all’ente guidato dal presidente Giorgio Magliocca
SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – C’è del talento in quella casa. Non c’è dubbio. Un talento a cui l’amministrazione provinciale di Caserta non riesce proprio a resistere.
L’architetta Ilaria Bova, così come scrivemmo al tempo, è stata assunta a tempo indeterminato ed è entrata dalla porta principale dell’Ufficio Tecnico che il presidente Giorgio Magliocca sta rendendo finanche più inquietante dei tempi di Alessandro Sandrino Diana e Antonino Del Prete.
Ma il pranzo prelibato consumato dall’architetta Bova era iniziato con un antipasto abbondantissimo. Alcune settimane prima del concorso, la professionista di Santa Maria Capua Vetere aveva intascato 24.955 euro per il supporto alle attività del Responsabile unico di procedimento per i lavori sulla strada provinciale di Brezza e sulla 315 San Girolamo, oltre che per la messa in sicurezza della strada provinciale 21 di Cancello Arnone.
Che a pensarci bene, se il supporto al Rup ha incassato 25 mila euro, figuriamoci il Rup titolare.
Ma casa Bova è una vera e propria fucina di talenti. C’è l’architetta in grado di fare i progetti. Ma un progetto edificatorio può essere portato a termine solo se gli appoggi delle fondamenta, della base di una casa o di un palazzo, sono incardinati a terreni solidi, sicuri.
E che problema c’è? A casa Bova ti danno il pacchetto completo. All’inizio, prima di scrivere questo articolo, non sapevamo se Flavia Bova, di professione geologa, fosse la sorella o la cugina di Ilaria Bova. Non c’era alcun dubbio, invece, che le due siano intimamente legate, com’è dimostrato in maniera evidentissima dalle loro incursioni social. Dopo un po’ di ricerche, alla fine, il grado di parentela tra le due sorelle è apparso dinanzi ai nostri occhi
È chiaro che Flavia deve ambientarsi negli uffici della Provincia. Per questo i 1.761,07 euro tutto compreso assegnatele rappresentano un modo per rompere il ghiaccio.
Tanto, sempre di supporto si tratta. Per Ilaria era supporto al Rup, per Flavia, invece, come si legge dalla determina in calce a questo articolo, si tratta del ruolo di geologo a supporto dei lavori di manutenzione straordinaria per smottamento banchina e manto stradale ammalorato sulla strada provinciale 49 “Castel Campagnano-Piana di Caiazzo”.
La firma sotto la determina è quella di Gerardo Palmieri, il quale è pronto realmente a tutto. E onestamente chi se l’aspettava. Pronto a tutto, perché evidentemente questa posizione che ha avuto gli ha consentito di lasciarsi quel posto che aveva a Napoli e di riavvicinarsi a Caserta, aggiungendo poi, grazie a tutte queste medaglie e queste benemerenze conquistate davanti agli occhi di Giorgio Magliocca e Giovanni Zannini, così come risulta essere ai nostri occhi la nomina all’Agis.
Non sappiamo, invece, in quale ufficio specifico lavori l’architetto Ilaria Bova. E’ probabile, ma non possiamo metterci la mano sul fuoco, che la sua funzione di istruttore tecnico (categoria D) la svolga nell’organico dell’Ufficio Tecnico della Provincia in cui è dirigente Palmieri, colui che firma un affidamento intuito personae alla sorella dell’architetta Bova.
Ma figuriamoci, una cosa del genere che provocherebbe scandalo in tanti altri posti, qui, invece, è normale. Lo fanno sfrontatamente, senza alcuna remora, perché non è mai successo nulla.
D’altronde, se nulla è capitato per l’incredibile vicenda di mister ics, il dirigente dell’Ufficio Tecnico della Provincia di cui la procura di Benevento non è riuscita a stabilire il nome, seppur cardine dell’inchiesta sulle mazzette che avrebbe intascato, in una dinamica che, oggi, si trova all’attenzione dei giudici del tribunale sannita, i quali dovranno pronunciarsi anche sul ruolo dell’imprenditore di Casal di Principe, trapiantato in ogni dove, Raffaele Pezzella, grande player degli appalti medio grandi della Provincia negli ultimi vent’anni; se non è successo nulla, se non si è riusciti a stabilire chi fosse il perno di questa indagine di Benevento, questo ignegnere e deirigente dell’Ufficio Tecnico, si può mai pensare – cari lettori – che ci sia qualcuno in questo merdaio che è il territorio della provincia di Caserta che possa alzarsi e, per una volta, affiancare CasertaCe, affermando che cose del genere fanno venire il volta stomaco?