RIPESCAGGIO CASERTANA. Le strane pretese nei confronti dell’imprenditore Mario Russo, proprietario del Fano. La questione Reggina e l’Alcione che non ha ancora deposto le armi. LE DATE DELLA VERITA’
17 Luglio 2023 - 20:34
Pressioni sull’ex consigliere comunale e nome importante nel settore dei servizi della sanità. Ma se questo è giustificabile se si tratta della passione di un tifoso, molto meno lo è quando queste vengono esercitate da persone con un altro profilo che chiedono a Russo di mancare alla parola data ai tifosi del Fano e alla città marchigiana, una comunità che spinge perché si presenti istanza di ripescaggio
CASERTA (g.g.) – Mario Russo è un imprenditore sui generis, nel senso che lavora 15 o 16 ore al giorno ed è persona che non percorre scorciatoie.
Sui generis a Caserta, beninteso. Non a caso, si deve accontentare della nostra stima e non quella della politica regionale che gliene ha fatte di tutti i colori.
Qualche anno addietro Russo ha fatto un investimento nel mondo calcio, a Fano, nelle Marche, in uno sport per cui nutre una passione autentica. Ma un po’ di tempo prima l’imprenditore, al tempo consigliere comunale, era pronto a dare una mano alla Casertana, squadra della quale è tifoso.
Ma si sa, il presidente dei rossoblu Giuseppe D’Agostino ha il suo carattere ed è uno che difficilmente riuscirebbe a interfacciarsi con un soggetto che voglia prendere la posizione di socio.
IL PRESSING TRA FANO E CASERTA
Mario Russo al momento è al centro di un vero e proprio pressing. Si vorrebbe infatti che, pur di favorire il ripescaggio della Casertana, Russo non lavori all’istanza per l’iscrizione in Serie C della squadra di cui è presidente, il Fano.
Un ragionamento che può starci, giustificabile se si va a ragionare guardando alle speranze della tifoseria più calda che, si sa, non risponde a logiche distaccate, ma che è colpita da una calda passione.
Altro è se cose simili le dicono persone dalla maggiore esperienza e responsabilità. Figuriamoci se Mario Russo, il quale ha un impegno con quella città e quell’amministrazione comunale, va da il sindaco e dice “No, io non presento domanda di ripescaggio del Fano perché voglio che entri la Casertana”.
Vi pare sia un discorso che può essere fatto da un imprenditore serio?
Tra l’altro qui a Caserta si ragiona – sbagliando – come se il Fano sia l’unico ed ultimo ostacolo per il ritorno in Serie C della Casertana. Ma l’Alcione Milano, prima nella classifica dei ripescaggi, la quale avrà senso sempre se dovesse arrivare il definitivo fallimento della Reggina, non ha deposto certo le armi.
Esiste sì il problema dell’Arena Civica che pare sia sotto il vincolo della Sovrintendenza e non è agibile per ospitare la Serie C. Ma l’Alcione sembra avere solide aderenze nelle stanze che contano di Lega e Figc. E se questa mattina, lunedì, c’è stato un webinar tra i dirigenti di quella che dovrebbe essere la terza squadra di Milano, la prefettura e la questura meneghina, vuol dire che l’Alcione venderà molto cara la pelle.
LE DATE DEL RIPESCAGGIO IN SERIE C
Ricordiamo che le domande di ripescaggio saranno definitive tra meno di 24 ore, ovvero alle 19 di domani, martedì 18 luglio.
Da quel momento, passeranno dieci giorni dal Consiglio federale che il 28 luglio che, dopo che la Lega C esprimerà il proprio parere alla Commissione Criteri infrastrutturali e sportivi-organizzativi, risponderà sul destino delle squadre che avranno presentato richiesta di ripescaggio in serie C. Infine, in caso di ricorso relativo a questa decisione, la data limite sarà quella del 2 agosto, giornata nella quale il Tar Lazio chiuderà poi la storia.
Continueremo a seguire le vicende di un ripescaggio che tutti auspichiamo (lo ripetiamo), ma che al momento pare essere una probabilità difficile da realizzarsi.