Rubano l’identità digitale di due sorelle. Partono messaggi erotici verso alcuni uomini e loro finiscono alla gogna

11 Febbraio 2022 - 20:19

Linciaggio mediato per Cinzia e Stefania: ignoti hanno utilizzato falsi profili per inviare messaggi a sfondo sessuale ad uomini della zona: ora le due donne non riescono più nemmeno a trovare un lavoro

 

FALCIANO DEL MASSICO (Maria Assunta Cavallo) – Nell’era del web, la violenza sulle donne corre sui social e lo fa in modo velocissimo. “Le manifestazioni di odio nei confronti delle donne si esprimono nella forma del disprezzo, della degradazione e spersonalizzazione, per lo più con connotati sessuali” come è successo a Cinzia e Stefania, due sorelle di Falciano de Massico, finite nel mirino di un linciaggio mediatico per colpa di ignoti che dopo aver rubato la loro identità digitale, hanno usato diversi profili Facebook ed Instagram per inviare messaggi a sfondo sessuale ad uomini della zona.

Una piazza virtuale dove sono convogliati insulti, commenti misogini, di uomini e donne e per le due sorelle è stato l’inizio di un vero e proprio inferno. Una situazione che ha fortemente minato il loro benessere psicofisico e compromesso la loro reputazione. Emarginate dalla società per colpe inesistenti, Cinzia e Stefania non riescono più a trovare lavoro come collaboratrici domestiche. “Nessuno le vuole più” e perdonateci l’espressione forte, ed ogni giorno sono ricoperte da fiumi di insulti che provengono in particolar modo da donne che hanno paura di vedersi “scippato” il proprio marito, compagno o fidanzato. Cinzia e Stefania che coraggiosamente ci stanno mettendo la faccia stanno vivendo una situazione difficile e dolorosa per mano di chi illegittimamente ha usato dati personali, foto, numeri di telefono di due mogli, due madri che nulla hanno a che fare con quei profili, oggi chiusi, con quei messaggi che hanno calpestato la loro dignità. Ebbene, queste due donne meritano quel rispetto e quella sacrosanta serenità, assieme alle loro famiglie, che tutti meritano. Intanto la polizia postale è già al lavoro per risalire alla identità di questa gentaglia da quattro soldi che si è arrogata il diritto di giocare con la vita delle persone. A tutti quei cittadini che ancora vivono con il cervello incatenato, che condannano a prescindere, che non sanno distinguere cosa è bene e cosa e male, che non sanno distinguere il confine che separa una menzogna dalla verità, va il nostro appello affinché facciano un passo indietro chiedendo scusa alle vittime del web.