S. MARIA C.V. Palazzo Teti, il clan dei Casalesi e le mazzette ai politici. Rinviato il processo a Di Muro, Zagaria & c.

13 Febbraio 2023 - 19:13

Il procuratore generale ha già chiesto la condanna per l’ex sindaco e gli altri 4 imputati. Zagaria ritenuto anello di congiunzione tra politica locale e camorra.

SANTA MARIA CAPUA VETERE Rinviato al 22 febbraio prossimo il procedimento, oramai arrivato alle battute finali in corte di Appello, che vede sul banco degli imputati, tra gli altri, Alessandro Zagaria e l’ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Maria Di Muro.

Come da noi scritto a margine dell’udienza tenutasi lo scorso 16 gennaio, il procuratore generale ha invocato una condanna a sette anni e mezzo di reclusione per Di Muro e sedici anni per Zagaria. Quest’ultimo è ritenuto dalla Dda di Napoli “l’anello di congiunzione” tra la camorra e la politica locale.

Due le inchieste finite nello stesso procedimento penale: quella relativa alla ristrutturazione di Palazzo Teti-Maffuccini (progettazione affidata a Guglielmo La Regina grazie alle presunte tangenti pagate all’ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere ed ai componenti della commissione di gara, presieduta dal dirigente Roberto Di Tommaso) e l’inchiesta concernente i lavori per la rete fognaria a Grazzanise, affidati a Francesco Madonna, ritenuto vicino ai Casalesi.

Il procuratore generale, nel corso della sua requisitoria pronunciata in Corte d’Appello, ha chiesto 10 anni e 6 mesi per l’imprenditore Francesco

Madonna (assolto in primo grado), 8 anni e 6 mesi per il progettista Guglielmo La Regina (in primo grado condannato a 6 anni); 3 anni per il dirigente Roberto Di Tommaso (1 anno con pena sospesa in primo grado).

Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Giovanni Cantelli, Angelo Raucci e Renato Jappelli