Truffa del carburante, dissequestrato l’impero dell’imprenditore

28 Aprile 2024 - 10:37

La sezione Riesame del tribunale accoglie l’istanza e restituisce beni per un valore di oltre 5 milioni di euro.

CASTEL VOLTURNO. E’ stato dissequestrato l’impero dell’imprenditore, naturalizzato castellano, Corrado Bernabò Siniscalchi, finito nell’inchiesta della Guardia di Finanza di Potenza per una sulla frode fiscale milionaria.

Accolta, dunque, dalla sezione riesame del tribunale di Potenza, l’istanza presentata dall’avvocato Ferdinando Letizia contro il decreto di sequestro preventivo dello scorso marzo.

Furono, infatti, sequestrati 7 depositi di oli minerali, 12 autoarticolati ed altri beni per un valore di oltre 5,5 milioni di euro. L’inchiesta ha portato alla luce l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, l’occultamento e la distruzione di scritture contabili, omessa o infedele presentazione delle dichiarazioni fiscali, truffa aggravata, riciclaggio e frode.

L’organizzazione si avvaleva di una rete in cui a ciascuna società era affidato un ruolo. Le accuse sono di falso e truffa in concorso. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, nel corso degli anni, la Alburni Service srl di Altavilla Salentina, avrebbe commissionato alla società Pisa Fuel di Torre Annunziata – dell’imprenditore Gennaro Pisa – la fornitura di oltre 43 milioni di litri di gasolio. Il prodotto, in realtà, non sarebbe mai arrivato nel deposito della ditta della provincia di Salerno, ma sarebbe stato venduto sotto banco alle stazioni di rifornimento di tutto il territorio nazionale e in particolare in Puglia, che accettavano forniture di almeno 2mila litri.
Per

effettuare il trasporto illecito di carburante – secondo quanto ricostruito dalla Procura – ci si avvaleva della complicità di autisti di altre società attive nella commercializzazione di prodotti petroliferi. E in particolare della Petrol Trans, azienda di via Passeggiata Archeologica, a Castellammare di Stabia. I suoi autisti, infatti, avrebbero gestito oltre mille trasporti fuorilegge di gasolio. I magistrati stanno perciò approfondendo i ruoli dell’imprenditore Gennaro Pisa, titolare della Pisa Fuel, e del suo collaboratore Corrado Bernabò Siniscalchi. E ancora gli autisti: Giuseppe Alfano, Giancarlo Cairo, Ciro Cascone, Vincenzo Roberto, Giuseppe Siviello ed Emilio Visiello della Pisa Fuel; Antonino Dello Ioio, Luigi Esposito e Pasquale Esposito della Petrol Trans srl; Luigi Laezza, Francesco DAvino, Pietro Montano e Giovanni Testa della Campania Autotrasporti srl.