TUTTI I NOMI. APPALTI & MAZZETTE targate Franco e Giulio Biondi ai Comuni di CASERTA e SAN NICOLA. Per 14 chiesto l’ARRESTO, 24 INDAGATI

13 Ottobre 2024 - 21:06

I due comuni avevano creato un sistema coordinato di malaffare. Embè? Quale sarebbe la novità? Noi di CasertaCe lo denunciano da anni. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha ordinato il lavoro del Nucleo investigativo dei carabinieri e del comando provinciale di Caserta. Al centro delle investigatori gli appalti per l’affidamento del verde pubblico. Coinvolti anche noti politici di San Nicola

CASERTA/S.NICOLA LA STRADA – Scusateci se ci ripetiamo, ma ancora una volta dobbiamo appellarci ai nostri lettori più datati e a quelli più attenti, alle nostre inchieste sulle malefatte computer negli enti locali casertani.

Quante volte abbiamo scritto delle strane cointeressenze tra i comuni di Caserta e di San Nicola la Strada, letteralmente dominati negli uffici dai fratelli Franco Biondi, re dei lavori pubblici e anche dell’urbanistica, a prescindere dal fatto di averla gestita ufficialmente o meno quest’ultima delega, e dal fratello maggiore, il 66enne Giulio Biondi In pratica omologo di Franco al comune di San Nicola la Strada?

Noi le abbiamo sempre denunciate queste cose. Ovviamente da soli. La differenza è che oggi la magistratura, inquirente ha cominciato a guardarle queste cose grazie all’arrivo del nuovo procuratore, che ha avuto il merito di ridare smalto ed entusiasmo agli uffici inquirenti di Santa Maria Capua Vetere avviando nuove indagini e valorizzandone qualcuna degli anni scorsi come questa, relegata, come purtroppo diverse altre, per troppo tempo in un cassetto

I comuni di Caserta e di San Nicola sono stati per decenni gemelli nella gestione dei lavori pubblici. La magistratura di Santa Maria Capua Vetere è arrivata con queste inchiesta a mettere in luce i presunti reati compiuti nella gestione degli appalti per il verde pubblico.

Ma noi siamo arci convinti che lo stesso metodo che le stesse sinergie criminali si siano verificate per manipolare tante altre assegnazioni di servizi di ogni genere.

A compiere l’indagine i carabinieri del Nucleo investigativo di Caserta, dal 2019 al 2021. I pm hanno chiesto l’arresto per 14 persone Si tratta dei due fratelli Biondi, ma anche di imprenditori, dipendenti dei Comuni di Caserta e San Nicola e politici.

Questi i quattordici per i quali la procura di Santa Maria Capua Vetere chiede l’arresto. Una misura che non ha convinto pienamente il gip che, utilizzando il nuovo Istituto, previsto dal decreto Nordio, ha già fissato le date del 17 e 18 ottobre per gli interrogatori di garanzia a conclusione dei quali deciderà se produrre l’ordinanza di arresto, magari per tutti oppure per una parte degli indagati o se garantire la libertà a ognuno di essi in attesa delle successive mosse della procura.

Questi i nomi: Giuseppe Fazzone, 54 anni di San Nicola la Strada Francesco Cerreto, 57enne di Caserta, titolare della ditta Opera; il già citatissimo Francesco Biondi, 62 anni, oggi, responsabile del settore Urbanistica e Lavori pubblici nel Comune capoluogo, il fratello Giulio, 66enne, ex responsabile della Ripartizione tecnica del Comune di San Nicola. E ancora, Michele Amato, 60 anni, di San Marco Evangelista, dipendente del Comune di Caserta, che opera nel settore Programmazione Urbanistica e Lavori Pubblici, Gaetano Mastroianni, 56enne, già assessore di San Nicola La Strada, Giovanni Mastroianni, 64 anni di San Marco Evangelista, e Brigida Napoleone, 66 anni di Caserta, questi ultimi in servizio presso l’area tecnica del Comune di San Nicola.

Richiesta di arresto anche per Francesco Zoleo, 57enne di Portici, geometra del Comune di San Nicola, Raffaele Antonucci, 59 anni di Sant’Agata de’ Goti, titolare della Antonucci Garden, Pasquale Viscusi, 50enne, amministratore unico dell’Antonucci Garden, Gianni Andrea Mingione, 45enne di Caserta, rappresentante legale della Euro Green, Giuseppe Cerullo, 56enne di Macerata Campania, amministratore della Centro Servizi, e Domenico Natale, 33enne, dell’associazione ‘Un seme per la vita‘.

Tutti sono accusati di associazione a delinquere, turbativa d’asta, falso e corruzione: l’interrogatorio di garanzia sarà tenuto nelle giornate del 17 e 18 ottobre dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Alessia Stadio del Tribunale di S. Maria Capua Vetere.

L’attività investigativa riguarda anche altre 10 persone, per le quali la procura non ha formulato alcuna richiesta di limitazione della Libertà personale e che sono, dunque, destinati a rimanere indagate a piede libero.

Somo Beniamino Bernardo, 42enne di Caserta, dipendente dell’Anda Servizi Globali, Carmine Del Prete, 32enne di Marcianise, titolare, fino al 2021, della Cor.Res Costruzioni e Restauri, Antonio Di Rubba, 46enne di Vitulazio, amministratore della Di Rubba Costruzioni, Giulio Fappiano, 56 anni, di Alife, proprietario della Consultrategy, Francesco Galileo, 50enne di Caserta, titolare della F.G. Costruzioni, vecchia conoscenza di CasertaCe e su cui potremmo in qualche modo di andarci domani ti aspetto i suoi su i solidi e antichi rapporti con Franco biondi la sua famiglia.

E infine, Michele Iannucci, 57enne di San Nicola la Strada; Vincenzo Massaro, 55enne di Caserta, titolare della Coprofin, Antonio Megaro, 63enne, già assessore e vicesindaco di San Nicola, Michele Iannucci, 57enne di San Nicola, e Marianna Sepe, 48enne di Carinaro.