TUTTI I NOMI. Droga in vendita ai giovani di MADDALONI e MARCIANISE. Il figlio del capoclan Belforte rischia la condanna
29 Aprile 2023 - 12:59
MARCIANISE – Sette persone finirono in carcere e una ai domiciliari. Nello scorso mese di settembre fu questo il bilancio di un’operazione antidroga messa a segno dai carabinieri relativo allo spaccio di droga tra Marcianise e Maddaloni, su coordinamento della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Nel processo in rito abbreviato scaturito da questa inchiesta, rischia una condanna a 4 anni di carcere Francesco Piccolo, originario di Capodrise, figlio del capoclan Belforte Gaetano O’ Ceneraiuolo. Se il figlio del boss si ritrovò agli arresti domiciliari dopo il blitz, in carcere finirono Fabrizio Colamonici, Raffaele Cioffi e Angelo Sacco. Anche per loro la pubblica accusa ha chiesto una pena a 4 anni di reclusione.
Antonio Angelino, Luigi D’Isa, Raffaele Angelino, Salvatore Attanasio, Gelsomina Caiazzo, Francesco Della Peruta, Michele Attanasio e Roberto Venieri, invece, hanno deciso di percorrere la strada del processo in rito ordinario.
Secondo gli inquirenti, lo stupefacente veniva acquistato nelle piazze di spaccio di Caivano per poi essere rivenduto al dettaglio nel casertano. Da aprile a novembre 2020, sarebbe stata accertata l’esistenza di una intensa attività di spaccio “itinerante” posta in essere nel territorio di Maddaloni e in diversi Comuni delle province di Caserta e Napoli, tesa a rifornire giovani del posto.
Per due degli indagati, Antonio Rubino e Filippo Suppa, già, nel settembre 2022 il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione per le loro posizioni.
Archiviazione poi sancita un mese dopo dal gip sammaritano. Rubino è assistito dalla legale Michela Cerreto, Sulla, invece, difeso dall’avvocato Giovanni Vairo.