TUTTI I NOMI. OMICIDIO DI CAMORRA. 110 anni di carcere per il fratello di Sandokan e altri quattro
21 Marzo 2025 - 09:31

Accolte le richieste del sostituto procuratore Simona Belluccio della DDA di Napoli
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SAN CIPRIANO D’AVERSA – Centodieci anni di carcere complessivi inflitti per l’omicidio di Domenico Cioffo, ucciso nel 1995 durante la faida di camorra tra il clan dei Casalesi e quello di Giuseppe Quadrano, del quale Cioffo era un affiliato.
Il gup Marco Discepolo del tribunale di Napoli ha accolto le richieste del sostituto procuratore Simona Belluccio della Dda di Napoli e ha inflitto 30 anni di carcere ciascuno per Walter Schiavone, fratello del capoclan Francesco Sandokan, Raffaele ‘Rafilotto’ Diana e Vincenzo Zagaria; 10 anni di reclusione per i collaboratori di giustizia Nicola Panaro e Giuseppe Misso.
Per la DDA di Napoli, Valter Schiavone e Vincenzo Zagaria diedero l’ordine di assassinare Cioffo, mentre Giuseppe Misso, Nicola Panaro e Oreste Caterino, quest’ultimo deceduto, sarebbero stati gli esecutori, partecipando sin dalle fasi relative alla ricerca delle armi e dell’auto. Raffaele Diana, secondo la procura, avrebbe avuto il ruolo di specchiettista.
Francesco Compagnone, invece, avrebbe messo a disposizione per almeno due giorni la sua casa di San Cipriano d’Aversa così da consentire agli esecutori di parcheggiare la macchina utilizzata per l’omicidio, depositare le armi usate per l’esecuzione, ma occupandosi anche di far sparire la macchina usata.