TUTTI I NOMI. OMICIDIO DI CAMORRA. Il fratello di Sandokan e i pentiti Misso e Panaro in abbreviato. Per l’uomo della casa…
6 Giugno 2024 - 11:26
SAN CIPRIANO D’AVERSA – Solo Francesco Compagnone ha deciso di affrontare il processo in rito ordinario e, quindi, nel prossimo autunno sarà imputato nell’udienza preliminare.
Tutti gli altri, ovvero, Walter Schiavone, il fratello di Francesco Sandokan, Vincenzo Zagaria, i collaboratori di giustizia Giuseppe Misso e Nicola Panaro e, infine, Raffaele Diana Rafilotto, saranno processati con il rito abbreviato che, come si sa virgola da una parte produce i suoi effetti partendo da quanto presente nel fascicolo delle indagini, dall’altra parte, concede uno sconto di pena per chi lo richiede.
Che cos’è su quello che si sta tenendo il tribunale di Napoli relativamente all’omicidio di Domenico Cioffo, assassinato il primo febbraio del 1995 a San Cipriano D’Aversa durante la faida di camorra tra il clan, al tempo guidato da Francesco Schiavone Sandokan, e la fazione Quadrano, a cui Cioffo apperteneva.
Per la DDA di Napoli, Valter Schiavone e Vincenzo Zagaria diedero l’ordine di assassinare Cioffo, mentre Giuseppe Misso, Nicola Panaro e Oreste Caterino, quest’ultimo deceduto, sarebbero stati gli esecutori, partecipando sin dalle fasi relative alla ricerca delle armi e dell’auto. Raffaele Diana, secondo la procura, avrebbe avuto il ruolo di specchiettista.
Francesco Compagnone, invece, avrebbe messo a disposizione per almeno due giorni la sua casa di San Cipriano d’Aversa così da consentire agli esecutori di parcheggiare la macchina utilizzata per l’omicidio, depositare le armi usate per l’esecuzion, ma occupandosi anche di far sparire la macchina usata.
Sono tutti accusati di omicidio in concorso.
Nel collegio difensivo gli avvocati Pasquale Diana, Pasquale Davide De Marco, Maurizio Balzano, Maria Di Cesare, Antonio Di Micco.