VERGOGNA NO LIMITS. Smascherata da CasertaCE, l’ASL ha revocato due ore fa l’assunzione dell’infermiera 434esima nella graduatoria inesistente
19 Aprile 2022 - 13:12
Ancora più incredibili sono le motivazioni addotte dal dg Ferdinando Russo e gli allegati, dove si esplicitano i presunti (presunti perché, visto i personaggi, non crediamo mica che i documenti siano tutti coevi) documenti in cui l’ASL Napoli 2 scrive tutto e il contrario di tutto, fino ad arrivare a quella convenzione, allegata alla delibera di revoca di questa mattina, in cui la stessa Asl napoletana, guidata dagli aversani D’Amore e Balivo, dà il via libera al trasferimento da una graduatoria definita propria e che invece apparteneva ed appartiene ancora all’azienda ospedaliera universitaria Federico II
CASERTA – Il problema è che noi di CasertaCe non possiamo volgere funzioni differenti da quelle che ci toccano, da quelle che ci derivano dal nostro mestiere. Perché questi qui dell’ASL Caserta, a partire dal direttore generale Ferdinando Russo, non meriterebbero solo degli articoli, come quelli di ieri e stamattina, sull’illegale assunzione della dottoressa Daniela Pasquariello come infermiera professionale (
Ieri sera non avevamo potuto approfondire tutto. Stamani, invece, (LEGGI QUI) l’abbiamo fatto, rileggendo la delibera firmata da Russo il 5 aprile scorso e proposta dalla dirigente al Personale Tina Cosentino, e abbiamo posto delle domande puramente retoriche con le quali, in pratica, decretavamo quello che a nostro avviso ed evidentemente ad avviso di ogni persona di buon senso, poteva essere definita in un modo solo: una porcata.
Ad un’ora e mezza dalla nostra ultima pubblicazione, l’ASL di Caserta, sorpresa in flagranza, sospesa da CasertaCe con le mani nel sacco, ha revocato in fretta e furia la delibera del 5 aprile. A questo non erano mai arrivati.
Ma a questo sono arrivati solo perché un giornale che fa il suo lavoro li ha smascherati. Altrimenti tutti gli infermieri e le infermiere che avrebbero avuto pari diritto, se non addirittura più diritto della Pasquariello, avrebbero subito definitivamente il sopruso, comprendendo una volta per tutte che queste cose le si ottengono solo genuflettendosi davanti al potente, al politico di turno.
Siamo entrati già in possesso della delibera di revoca, ve la pubblichiamo assieme a quella del 5 aprile.
Bugiardi matricolati. E se lo ritiene, Ferdinando Russo lo aspettiamo davanti ad un tribunale. Ma quando mai lei ha scritto nella delibera del 5 aprile che l’ASL aveva chiesto alla Federico II l’utilizzo della graduatoria, reiterando poi la richiesta sia all’azienda ospedaliera universitaria e all’ASL Napoli 2 di Frattamaggiore, concessionaria della graduatoria?
Quando mai lei ha scritto nella delibera del 5 aprile che la Asl Napoli 2 era cessionaria della graduatoria, di cui la Federico II era cedente, fermo restando che anche questa procedura è a dir poco dubbia, visto e considerato che una graduatoria si può per svolgere un’attività di reperimento del personale, attigendovi all’interno, mentre pare molto strano che si possa prendere totalmente e incardinarla in tutto e per tutto, cioè in ogni forma di conseguenza giuridica della stessa, in un’amministrazione diversa da quella che l’ha incardinata a seguito di un concorso?
Lei, direttore generale, non ha scritto nulla nella prima delibera, limitandosi ad assumere a tempo indeterminato la dottoressa Pasquariello il cui nome, questo ha scritto e non altro, sarebbe stato attinto dalla graduatoria dell’ASL Napoli 2.
Poi, quando noi vi abbiamo smascherato, nel momento in cui abbiamo scritto che decine di altri infermieri della graduatoria della Federico II avevano presentato invano domanda di assunzione all’ASL di Caserta, quando abbiamo scoperto che all’ASL Napoli 2, governata dalla pariglia di campionissimi, l’aversano Antonio D’Amore e il trentolese Franco Balivo, avevano risposto a chi chiedeva lumi sulla procedura collegata ad una richiesta di assunzione all’ASL di Caserta, che loro, quelli della Napoli 2, non c’entravano, che loro si erano limitati solo ad attingere da quella graduatoria per assumere degli infermieri e che, dunque, l’iniziativa di chiedere l’assunzione ad un’azienda sanitaria diversa, cioè quella casertana, non era affar loro e avrebbe dovuto riguardare solo la relazione tra l’ASL di Caserta e l’azienda ospedaliera universitaria Federico II, non vi è rimasto altro da fare se non sancire una ritirata ingloriosa, attraverso la revoca della delibera.
“dalle verifiche effettuate si è appunto che la ASL Napoli 2 Nord di Frattamaggiore, non essendo titolare della graduatoria, ma mera cessionaria, non era legittimata a concedere il nulla osta per l’assunzione della sig.ra Pasquariello Daniela. Tale assenso, pertanto, doveva essere concesso dalla Azienda detentrice della graduatoria approvata con delibera n. 497 del 16.06.2021, ovvero la AOU Federico II di Napoli.”
Ah, vi siete accorti che la Napoli 2 di Frattamaggiore non era legittimata. Se nella vostra anima aveste un minimo di dignità professionale, stareste zitti. Siamo stati noi a smascherare la trastola, scrivendo e dimostrando che la ASL Napoli 2 non aveva alcuna titolarità ad essere interlocutore convenzionale dell’ASL Caserta.
Nella prima delibera, caro direttore, lei ha scritto di aver ricevuto il nulla osta per l’assunzione di Daniela Pasquariello. Per cui, quelli dell’ASL Napoli 2 hanno compiuto un reato, dando un nulla osta senza averne titolo, pur non avendo potestà in una procedura di assunzione attraverso una graduatoria esterna rispetto all’assunzione. Se noi fossimo carabinieri, finanzieri o poliziotti saremmo già nel suo ufficio per chiedere copia di quel nulla osta. Ma che ne parliamo a fare, lei un po’ più fessacchiotto dei suoi predecessori, che pur le facevano le ricotte, pressati da questo o da quel politico, ma erano più attenti, conoscendo le capacità e le potenzialità di CasertaCe di spingere l’analisi dei documenti a livelli altissimi. Lei è solo un po’ più presuntuoso. Tutto qui.
Stavolta ci siamo riusciti, ma pensate a tutte le volte, essendo totalmente soli in questa attività di controllo democratico, che queste porcherie sono passate tranquillamente, determinando atti di iniquità impressionanti per chi li ha subiti.
Caro direttore Russo, il fatto che la magistratura non intervenga quasi mai, non significa che l’ASL di Caserta si comporti bene, non significa che rispetti la legge. Se la magistratura non interviene, sono fatti della magistratura. Ma in questa terra e nella sua ASL in particolare non esiste alcuna relazione – e lo diciamo forte e chiaro – tra la quantità e la qualità degli interventi degli uffici delle procure penali e contabili negli atti compiuti dalla sua amministrazione e la considerazione dei medesimi atti come frutto di procedimenti legali, regolari e lineari.