VIOLENZE IN CARCERE. “I detenuti hanno paura. Stanno in causa con le guardie, ma vivono in mezzo a loro”

7 Novembre 2023 - 18:17

Prosegue il processo a 105 imputati che rispondono dei fatti accaduti il 6 aprile del 2020.

SANTA MARIA CAPUA VETERE. E’ stato nuovamente il detenuto Fabio D’Avino a testimoniare, nell’aula bunker del carcere di Santa Maria Capua Vetere, nell’ambito del processo per le violenze avvenute nel penitenziario il 6 aprile 2020, in pieno Covid. D’Avino ha dichiarato che molti detenuti hanno paura di testimoniare, perché devono comunque “convivere” con coloro che siedono nel banco degli imputati (105 persone tra agenti penitenziari, funzionari del Dipartimento Amministrazione penitenziaria e medici dell’Asl di Caserta). “Io sto in causa con le guardie e sto in mezzo a loro. Molti detenuti sono traumatizzati e non si sentono di venire qua, hanno paura, anche se testimoniare è un obbligo”.

Durante le scorse udienze disse anche che, se solo lui avesse voluto, “in aula non sarebbe andato più nessuno a parlare“. Oggi, invece, ha spiegato che lui non ha alcun “potere” sugli altri detenuti. In sintesi, D’Avino nel corso di queste ultime udienze nell’aula bunker, ha confermato le accuse fatte al tempo nei confronti degli agenti di polizia penitenziaria.