ELEZIONI REGIONALI. Basta con i regali, questo è l’ultimo: vi incolonniamo tutti i resti e anticipando il Viminale distribuiamo, provincia per provincia, tutti e 50 le poltrone del consiglio regionale
22 Settembre 2020 - 22:23
Siccome ci siamo rotti le scatole, i nomi non li andiamo a pigliare
CASERTA – A gentile richiesta, dato che chi ce la fa è in cima alla nostra hit parade, vi anticipiamo quello che questi coglioni del ministero dell’interno e tutti i suoi derivati territoriali, non riescono ancora a dare perchè un presidente di un seggio di Arienzo ha spedito i plichi direttamente in tribunale senza farli passare per la prefettura.
Partiamo dai 32 seggi della maggioranza e precisamente dai cosiddetti seggi pieni che si definiscono attravrso la parte intera di un quoziente che ora non vi vogliamo “arravogliare” la testa a quest’ora perchè diciamo che ne abbiamo anche noi avuto abbastanza. Questi seggi pieni scattano 4 nella circoscrizione di Napoli, uno in quella di Salerno, uno in quel di Caserta. Altri due seggi e non 4 come appariva in un primo momento, il Pd li conquista con i resti.
Uno scatta a Benevento con una cifra elettorale residuale percentuale (un pò ve l’abbiamo “arravogliata” lo stesso ma vi risparmieremo lo strazio di una nuova spiegazione su come si arriva a questo numero) di 1.430,00%.
Il secondo resto viene attribuito ad Avellino con un ancora più alta cifra residuale percentuale di 1922,00.
Come abbiamo scritto stamattina, Graziano sarebbe stato in partita solo con 10 seggi perchè il suo è il penultimo resto. Insomma, sarebbe entrato il secondo seggio a Salerno e il secondo a Caserta, non il quinto a Napoli. Ma il problema non si pone.
La lista De Luca raccoglie 6 seggi pieni e nessun seggio con i resti. Giusto per dire, il miglior resto era quello di Benevento con 926 che però non sarebbe entrato perchè solo terzo (nel Sannio ne sono eletti due) dietro il miglior resto del Pd e il secondo miglior resto di Noi Campani di Clemente Mastella.
Sarebbe entrato Avellino con 814,00 e se il primo calcolo di stamattina fosse stato valido, si sarebbe infilata anche la Palmeri con un resto di 377,89%. Ma anche qui il problema non si pone perchè gli eletti sono 6 e non 8.
Italia Viva raccoglie 4 seggi: uno pieno a Napoli e altri 3 assegnati con i resti. Il primo ad Avellino con 1.217,00%, il secondo a Caserta con 906,00 (Enzo Santangelo), il terzo a Salerno con 715,00.
Noi Campani conquista due seggi, entrambi con i resti. Il migliore è quello di Benevento 1.289,00 con Clemente Mastella che porta in consiglio regionale il suo sodale Gino Abbate; il secondo seggio se lo aggiudica Caserta con 812,00 e qui entra come abbiamo già scritto Maria Luigia Iodice di Marcianise.
Campania Libera conquista due seggi, di cui uno pieno a Napoli e uno frutto dei resti. Il migliore è quello di Salerno con 880,00 che doppia quasi quello di Caserta che vale 482,00%.
Il Centro Democratico conquista due seggi entrambi a Napoli. Fare Democratico-Popolari, un seggio pieno a Napoli e come abbiamo già scritto da stamattina, uno con i resti a Salerno. I liberal democratici di Sommese conquistano due seggi con i resti, entrambi a Napoli. Più Europa un seggio grazie al 226,00% di cifra residuale in quel di Napoli.
Europa Verde pure un seggio che non è improbabile Francesco Emilio Borrelli, grazie ad una cifra residuale di 290,00% che batte nettamente tutti i resti delle altre 4 province.
Un seggio agli animalisti che ad Avellino avevano evidentemente un candidato forte, visto che la cifra percentuale di 729,00% è esponenzialmente superiore a tutte le altre.
Un seggio ai Socialisti, conquistato a Salerno con un 777,00% di cifra percentuale.
Se fate la somma arrivate a 32 che sono i seggi della maggioranza a quello di diritto che tocca al governatore De Luca.
Sul fronte dell’opposizione, 5 Stelle, tre seggi pieni a Napoli più altri 4 con i resti di cui ancora due a Napoli che a questo punto sarà la provincia che esprimerà 5 consiglieri regionali grillini su 7, poi c’è Caserta con 950,00% che permette l’ingresso di Salvatore Aversano che scalza Viglione arrivato dietro di lui. Poi c’è Salerno con 612,00. Pensate un pò che l’ultimo seggio con resti di 5 Stelle a Napoli scatta con un bassissimo 151,57% che viene preso in quanto altri resti più grandi tipo il 921,00 di Benevento e i 651,00 di Avellino non sono utilizzabili in quanto, in queste due province, altre liste di maggioranza e di opposizione, si fanno preferire per resti più alti ed esauriscono la dotazione che a Benevento ha una dotazione di due ed Avellino di quattro.
11 seggi vanno al centrodestra. Partiamo con Fratelli d’Italia, partito seppur di poco più votato in questa coalizione. Il seggio pieno scatta a Napoli. Stesso discorso per la Lega, idem per Forza Italia.
Adesso dobbiamo assegnare altri 8 seggi con i resti. Fratelli d’Italia ne conquista altri 3 che portano il conto complessivo a 4. Li andiamo ad individuare a Caserta con 723,00 Alfonso Piscitelli, a Salerno con 685,00 e ad Avellino con 391,00. In verità il migliore era quello di Benevento con 900,00. Ma anche in questo caso, niente da fare perchè i due resti del Pd e di Noi Campani sono superiori a questo appena citato di Fratelli d’Italia.
Per quanto riguarda la Lega dobbiamo aggiungere altri due seggi assegnati con i resti. Il primo sicuramente a Caserta, con un 930,00%, il secondo a Salerno con un 646,00%. Ricapitoliamo, 4 seggi a Fratelli d’Italia di cui uno a Napoli, uno a Caserta, uno a Salerno e uno ad Avellino. Alla Lega tre seggi, di cui uno a Napoli, uno a Salerno e uno a Caserta. Forza Italia porta a casa un seggio pieno e due assegnati con i resti. Passa quello di Caserta con 541,00% e il secondo a Napoli che si aggiunge al seggio pieno con un 155,86.
E qui si capisce perchè Napoli spesso è favorita avendo ben 27 seggi da attribuire. Tutti gli altri resti di Forza Italia, infatti, erano migliori di quello di Napoli, ma non sono entrati perchè nella classifica dei resti di tutti prima di arrivare alla loro cifra, si andava ad esaurire la capienza massima dei seggi attribuiti a quella circoscrizione. Per cui, rimangono a casa il 593,00% di Benevento, il 540,00 di Salerno e il 382,00 di Avellino.
La lista Caldoro presidente elegge un solo seggio con i resti e questo viene attribuito a Napoli con 234,00. Anche qui niente da fare ad Avellino, nonostante che il 251,00% sia superiore al resto buono napoletano.
Il miglior perdente Stefano Caldoro entra in consiglio regionale andando a togliere il seggio a secondo classificato della lista di Forza Italia a Napoli, dato che nel centrodestra, lì si registra il resto più basso con 155,86%. In poche parole Forza Italia conquista un seggio pieno a Napoli, uno a Caserta con Grimaldi e ne perde uno a favore di Stefano Caldoro.