S.MARIA C.V. Nicola Leone all’attacco di Antonio Mirra. Il commento del consigliere comunale Busico: “Nessuna coerenza nella posizioni dei socialisti e…”
19 Ottobre 2020 - 15:51
Pubblichiamo integralmente l’intervento del giovane membro del parlamentino cittadino
SANTA MARIA CAPUA VETERE (c.s.) – È normale che certe persone abbiano abbandonato il progetto ‘Mirra’, non c’è nulla di strano in un nuovo salto della quaglia, ma non si tratta di un consolidamento della maggioranza di governo.
Chi si è prima candidato con parte dell’attuale maggioranza di sinistra, sostenendo un sindaco da sempre espressione comunista, ma è poi passato all’opposizione, non è più gradito.
La coerenza, così come nella vita, in politica è un valore.
Bisognerebbe dirlo, questo, però anche a tutti quei consiglieri che sostengono questa maggioranza pur essendo di centrodestra.
Probabilmente “I SOCIALISTI” con il concetto di coerenza, non ha molta dimestichezza.
La si pretende da alcuni, ma non da altri.
Il progetto di questa amministrazione di sinistra, a dire dei Socialisti, non può avere al suo interno chi ha anteposto nel passato, e tutt’ora antepone, interessi personali a quelli della comunità.
A parere di chi scrive, chi ha tradito una volta tradirà sempre.
Come possono essere considerati credibili personaggi che hanno nel loro DNA il tradimento politico e che antepongono la propria visibilità, il proprio ego, a quello collettivo?
Sono personaggi piccoli che hanno lavorato in solitario, hanno cospirato, hanno tradito e lacerato un sistema di collaborazione ed impegno politico costruito nel tempo.
Come topi di fogna hanno abbandonato la nave che affondava e per un pugno di formaggio si sono venduti al vincitore.
Ciò detto appare evidente che oggi, S. Maria C.V. avrebbe bisogno di
collaborazione, di correttezza, di lealtà, di meno protagonismo ed ecco, perché, una politica seria non può avere al suo interno protagonisti del genere.
Bene che oggi stiano confermando il loro impegno a favore dell’amministrazione guidata dal centrosinistra e che ha loro spalancato le porte.
I SOCIALISTI però dovrebbero chiedere al proprio Sindaco, i motivi che lo hanno indotto ad accogliere tra le sue larghe braccia un transfugo e forse chiedere a se stesso perché ha da sempre appoggiato questa maggioranza che di politico non ha mai avuto nulla e si è tenuta in piedi solo per amore di poltrone, sedie e seggiolini.
È con questa amministrazione che devono stare, come hanno fatto dal primo momento, come veri saltimbanchi della politica, tutti coloro che ritengono che una coalizione politica sia una porta girevole dove si può entrare e uscire quando si vuole.
Gli esempi sono innumerevoli e per amore di saggezza e tranquillità d’animo ve li risparmio.
Il salto della quaglia è l’unico valore politico attualmente in voga ed è giusto che appartenga a chi quell’ideale non l’ha mai tradito, rifugiandosi sempre tra le braccia del vincitore.
Noi continueremo ad essere alternativi a questa amministrazione inconcludente e negativa per il nostro territorio, a riallacciare i fili spezzati, a ricostruire una rete, credibile, seria, competente; una politica priva di opportunismo, che all’Io sceglie il Noi.
Continueremo a batterci in favore dell’ospedale Melorio, dell’ordine pubblico, del lavoro, contro la cementificazione e drastica diffusione di tumore dovuta al centro di raccolta rifiuti, dai nonni di questi nipotini voluto.
Da quando Matteo Renzi ha detto a Letta di ‘ stare sereno ’, sembra esserci stata ( come si diceva qualche anno fa) la stura all’ipocrisia ed alla malversazione.
‘State sereni cittadini samaritani’, diceva Mirra, ‘l’Ospedale Melorio non sarà mai chiuso, abbiamo avuto le rassicurazioni necessarie’.
La Giunta Regionale, infatti, con varie delibere dirigenziali, dopo averlo trasformato in un DEA di primo livello dopo averlo privato del personale medico ed
infermieristico, dopo averne chiuso la terapia intensiva, la ginecologia, l’oculistica, la lunga degenza e le sale operatorie (e chi più ne ha più ne metta) , l’ha ora trasformato in centro covid.
I cittadini quindi da oggi non riceveranno più alcuna prestazione sanitaria e dovranno recarsi ad Aversa, Marcianise e Caserta (dove per la sutura di una ferita lacero contusiva è necessario attendere in sala di attesa almeno 6 – dico sei – ore).
E’ questa la città che questa amministrazione ha cucito a pennello sulla pelle dei sammaritani.
Una città dove le rapine vengono eseguite in pieno centro ad orario di ingresso a scuola, che ha rinunciato al suo ospedale senza battere ciglio, che ha rinunciato all’università, al commercio, allo sport, alla salute pubblica.
Meno ospedali, più tumore.
Questo è il loro slogan.
Noi ci batteremo fino allo stremo per contrastare questa deriva amministrativa e chiediamo che tutte le forze sciai ed i cittadini che abbiano un minimo di senso civico siano al nostro fianco.