Droga o torte alla panna? Lo strano caso di Pietro Russo, pasticciere con diploma, arrestato perché Giovanni Pontillo gli chiese di portargli un dolce

7 Giugno 2018 - 16:44

MARCIANISE (g.g.)Pietro Russo è uno dei dipendenti di del supermercato Carrefour che ha chiuso i battenti all’interno del centro commerciale Campania. Lì guadagnava ottocento, forse novecento euro al mese e non gli bastavano perché ha famiglia. Pietro Russo è anche un pasticciere, ha fatto un corso ha conseguito un diploma e, probabilmente, ha arrotondato vendendo qualche dolcetto in nero.

Pietro Russo è stato arrestato l’altra mattina e si trova ai domiciliari, l’accusa è quella di essere un ingranaggio dell’organizzazione malavitosa che gestiva i traffici degli stupefacenti sull’asse Marcianise-Caserta-Maddaloni.

Pietro Russo è stato arrestato per una telefonata che gli fa Giovanni Pontillo: “Prepara una torta“. Questo dice il sub-reggente del gruppo criminale, i cui ordini fino all’anno 2014 venivano impartiti solamente da Aniello Bruno, di cui Giovanni Pontillo è il patrigno.

Secondo la magistratura inquirente, quella telefonata era stata fatta con un linguaggio criptico, in codice, e la torta rappresentava una fornitura di droga.

Stamattina, Pietro Russo, si è sottoposto all’interrogatorio di garanzia e ha portato con sè tutti i documenti che attestano la sua qualifica ufficile di pasticciere.

Basteranno per convincere il Gip che l’ha arrestato a tornare su i suoi passi. Se lo augura Russo e se lo augura il suo avvocato difensore Mariano

Omarto. Lo sapremo nei prossimi giorni.