L’ARRESTO di Emilio Martinelli. Saltano fuori anche le lettere che gli ha scritto Gianluca Bidognetti dal carcere

20 Ottobre 2023 - 13:31

Un dettaglio importante anche alla luce delle contestazioni che la Dda ha formulato ai danni del figlio di secondo letto di “Cicciotto e mezzanott”, accusato in un’ordinanza del novembre scorso, di continuare a guidare la sua fazione del clan dei casalesi spendendo ordini dal carcere attraverso telefoni cellulari che gli sono stati sequestrati

CASAL DI PRINCIPE – Gianluca Bidognetti, alias nanà, figlio di Francesco BidognettiCicciotto e mezzanotte”, stando alla tesi del magistrato della Dda Maurizio Giordano avrebbe continuato a guidare la compagine mafiosa impartendo ordini ai suoi affiliati, dal carcere di Terni, grazie all’utilizzo di telefoni cellulari illegalmente detenuti e attraverso colloqui con i familiari.

Non solo cellulari ma anche una quantità considerevole di lettere, indirizzate a parenti e soggetti legati alla camorra locale. Proprio queste corrispondenze hanno attirato l’attenzione del pubblico ministero nel corso del processo, celebrato con rito abbreviato, che vede imputato il Bidognetti.

Sotto esame le missive intercettate tra il figlio di Cicciotto e mezzanotte ed Emilio Martinelli arrestato proprio questa, dagli agenti della squadra mobile di Caserta, in quanto considerato il vero e proprio referente del clan per i traffici di droga, le estorsioni a danni di commercianti, il noleggio delle auto e le truffe relative al bonus 110% nel territorio di San Cipriano d’Aversa.

Significative anche le lettere inviate al cognato Vincenzo D’Angelo, alla sorella Teresa e a Carlo D’Angelo compagno di Katia, altra sorella di Gianluca. Particolare attenzione è stata dedicata anche alle lettere spedite a Nicola Kader presunto capo zona dei Bidognetti sul Litorale e ad Antonio Lanza.

Ricordiamo che ad innescare il processo a carico di Nanà di altri 30 imputati è stata l’indagine realizzata dai carabinieri che ha portato a smantellare le cosche Bidognetti e Schiavone.