Opera di Delugan per ricordare Miriam Makeba
15 Novembre 2023 - 17:45
Quindici anni fa la sua morte dopo un concerto a Castel Volturno.
CASERTA Quindici anni fa, precisamente il 9 novembre del 2008, a Castel Volturno moriva Miriam Makeba, la cantante sudafricana di fama internazionale, simbolo della lotta contro l’apartheid. Alla fine del concerto in cui si era esibita, “Mamma Africa” – questo lo pseudonimo con il quale era conosciuta in tutto il mondo – aveva un malore fatale, finendo i suoi giorni nel nostro territorio in cui fortissima è la presenza di immigrazione straniera e dove aveva voluto testimoniare, con la propria presenza fisica, il suo impegno incessante contro la discriminazione razziale.
Per commemorare, nella particolare ricorrenza, l’artista e la instancabile attivista contro ogni segregazione , il maestro Gustavo Delugàn – trentino come ne attesta il cognome, ma casertano da sempre, essendosi trasferito stabilmente nei nostri territori fin dagli studi universitari di ingegneria condotti a Napoli – le ha voluto dedicare una delle sue caratteristiche opere fatte di legno di recupero a cui trasferisce la sua forza creativa con effetti originali ed ammirevoli. Ogni suo lavoro, accanto alla ricerca estetica propria della cifra artistica di ciascun autore, racchiude un metamessaggio sociale rappresentativo di un tema universale, che lo rende artefice della vita civile della comunità.
Delugan ha realizzato un pannello in cui è stilizzata Miriam Makeba con il vestito che indossava in occasione del concerto castellano. Ne proponiamo ai nostri lettori un’immagine fotografica, avvertendo che tuttavia essa non è in grado di restituire la suggestione e la bellezza del manufatto artistico. E’ questa la ragione per la quale andrebbe ammirata dal vivo.
MIRIAM MAKEBA (di Gustavo Delugan)
Il lavoro è esposto in questo periodo presso le sale di “Contemporanea” – pasticceria, caffetteria, bistrot, di piazza Aldo Moro, al corso Trieste di Caserta. Che ospita con frequenza le opere del maestro Delugàn, in quanto locale attento alle espressioni culturali della città oltre che alla qualità della sua tipica produzione dolciaria, che difatti lo conferma nella nota guida Bar d’Italia del Gambero Rosso anche per il 2024.