“Siete delle bestie”. Caos in aula quando entrano padre e figlio, accusati di aver ucciso a coltellate il barbiere Luigi

21 Novembre 2023 - 13:25

CASTEL VOLTURNO – È iniziato il processo a carico di Alessandro e Roberto Moniello, padre e figlio accusati dell’omicidio del barbiere Luigi Izzo, ucciso con sei coltellate nella notte tra il 5 ed 6 novembre 2022 a Castel Volturno nel vialetto di casa sotto gli occhi della moglie.

Il dibattimento si sta tenendo davanti alla Corte d’Assise del tribuanle di Santa Maria Capua Vetere e il capo d’imputazione è omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi, dalla crudeltà e dalla minorata difesa.

Momenti di tensione ci sono stati quando i familiari di indirizzo hanno visto entrare in aula Alessandro e Roberto Moniello.

La famiglia della vittima ha iniziato a urlare e inveire contro padre e figlio, ritenuti responsabili dell’omicidio avvenuto nella notte tra il 5 e 6 novembre 2022

“Animali, avete ucciso un padre di famiglia, siete delle bestie; non devono uscire di galera”. Queste le frasi lanciate nei confronti di coloro che avrebbero ammazzato Luigi Izzo.

Secondo la Procura, che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio degli indagati, il barbiere 38enne sarebbe stato assassinato da Alessandro Moniello e dal figlio Roberto, che avrebbero usato due coltelli, così come stabilito dai medici legali. I colpi ad Izzo sarebbero stati inferti con una lama da 20 centimetri con 2 margini taglienti, e con un coltello monolama con un unico margine tagliente e a punta arrotondata. Inizialmente le indagini puntarono sulla responsabilità quasi esclusiva di Alessandro Moniello, mentre il figlio Roberto fu indagato per concorso in omicidio solo in quanto presente al momento del delitto; poi le indagini tecniche hanno dimostrato il pieno coinvolgimento anche di Roberto, che dunque si trova sotto processo con la stessa imputazione del padre.

Izzo raggiunto sotto casa dai Moniello, fu ammazzato davanti alla moglie.