Antonio Caliendo legatissimo alla famiglia di Francesco Schiavone, Sandokan. La protezione del clan dei casalesi dalle richieste estorsive

4 Marzo 2024 - 09:41

Il papà di Antonio Caliendo, Gennaro, avrebbe commerciato auto con Nicola Schiavone, figlio di Francesco Schiavone, Sandokan. E’ quanto emerso dalle dichiarazioni del pentito …

CASAL DI PRINCIPE – È il pentito Raffaele Maiello a descrivere i rapporti tra Antonio Caliendo legatissimo al capoclan Francesco Schiavone nelle sue dichiarazioni, considerate attendibili, al punto da essere state inserite dalle fiamme gialle negli atti di inchiesta che hanno portato, cautelativamente, in carcere lo stesso Antonio Caliendo e Luca Antonio Iorio accusati a vario titolo di riciclaggio, falsa fatturazione, trasferimento fraudolento di beni.

Secondo il racconto del pentito il papà di Antonio, Gennaro Caliendo, non era mai stato sottoposto al pizzo proprio per la sua vicinanza con i vertici del clan: “Volevamo estorcerlo, essendo un grosso imprenditore e abbiamo chiesto a Sebastiano Panaro l’autorizzazione. Panaro mi disse che era che eravamo pazzi se andavamo lì in quanto era una famiglia legatissima a Francesco Schiavone

questo quanto ha riferito il pentito ai magistrati dell’antimafia.

In particolare ricordo che a Gennaro Caliendo è un grosso imprenditore edile e che non siamo mai riusciti a fare un estorsione proprio per la sua amicizia con Nicola Schiavone. Inoltre ho saputo direttamente che Antonio Caliendo che il papà Gennaro spesso acquistava autovetture al nord unitamente a Nicola Schiavone, figlio di Sandokan, che poi rivendevano tramite la concessionaria Trident“,ha così continuato il pentito nelle sue dichiarazioni

Va ricordato che Gennaro Caliendo è estraneo all’inchiesta che ha coinvolto il figlio Antonio.