CASERTA. Minacce di Carlo Marino a Gianpiero Zinzi. Il giornalista testimone decisivo: “Non ho sentito nulla”. Tutto archiviato
8 Gennaio 2025 - 19:34
Oggi la decisione del Gip del Tribunale di Napoli De Bellis
CASERTA – È chiaro che la querela presentata a suo tempo da Gianpiero Zinzi era finalizzata a sottolineare parole che sicuramente andavano al di là di quelle che si usano in confronti politici anche aspri, duri.
Ma è altrettanto chiaro che quando queste parole vengono pronunciate le clou di una campagna elettorale, davanti alle telecamere della Rai, si allarga il confine che protege l’attore di una competizione elettorale dal rischio di tracimare nella diffamazione.
Ed è questo probabilmente il motivo per cui il Tribunale di S.Maria C.V. ha accolto la richiesta di archiviazione formulata nei confronti del sindaco, a quel tempo anche candidato alla massima carica cittadina, Carlo Marino, che certo non si mostrò né continente né certo cortese nei confronti del suo competitor Gianpiero Zinzi durante il dibattito tenutisi negli studi di via Guglielmo Marconi, sede regionale della Rai.
Il tribunale competente era quello di Napoli, dove i fatti si svolsero, e a pronunciarsi è stato il gip De Bellis.
Noi abbiamo citato il reato di diffamazione come una sorta di master esemplificativo, ma in realtà la querela di Zinzi fu per il reato di minacce.
Marino disse qualcosa riguardante un passaggio a possibili vie di fatto nei confronti del suo avversario. Zinzi che è un gentlemen si risolve all’autorità giudiziaria.
Noi, ad esempio, non avremmo fatto la stessa cosa, mettendoci pienamente a disposizione di Marino alla fine del dibattito sull’uscio della porta.
Decisiva per l’archiviazione è stata la testimonianza del conduttore del dibattito, che ha affermato di non aver ascoltato parole minacciose.