200mila euro di auto di lusso ma anche acquisti di immobili nella dorata Costa Azzurra. Le trame degli imprenditori della bancarotta fraudolenta con un giro di milioni di euro
19 Gennaio 2025 - 13:29
Prosegue il nostro lavoro di analisi dell’ordinanza, firmata dalla Gip Giuliano del Tribunale di Napoli Nord in evidenza, stavolta, il ruolo cruciale e triangolare di Nicola Cuomo, genero del fondatore di Italiana Congelati Pietro Scialli
CASERTA – Fino ad ora, leggendo l’ordinanza sulla bancarotta e la truffa che ha coinvolto 5 persone attive in un giro di tre imprese che, secondo gli inquirenti della Procura della Repubblica di Napoli Nord, erano tutte collegate tra di loro, di fatto la stessa cosa, ci siamo soffermati su particolari curiosi, che strappano anche un sorriso.
Come quello innescato dalla dichiarazione di uno di questi indagati, Salvatore Liguori, il quale ha dichiarato ai magistrati di essere un pastore, ma non di anime, proprio un pastore di pecore da portare al pascolo.
Liguori è stato l’ultimo amministratore della Italian Trade Srl, ossia della società che ha incamerato, secondo i Pm, fraudolentemente, il capitale della Italiana Congelati, società oggetto di liquidazione giudiziale. Oggi, prima di passare negli articoli successivi a una descrizione più tecnica delle operazioni, anche di tipo bancario, svolte dal gruppo costituito dal primo fondatore della Italiana Congelati, Pietro Scialli, del genero Nicola Cuomo e del possibile prestanome Marco Goglia (nato a Caserta e residente a Malta) andiamo a segnalare un’ultima spesa esotica – anzi, la penultima, perché ci sono spese effettuate dallo stesso Goglia con una Carta Oro della American Express, di cui scriveremo domani – che si va ad unire a quelle, non poche, di auto di lusso, oggetto di un turbillon di vendite da una società all’altra, e da una società alle persone fisiche collegate ad esse.
Stavolta il protagonista è Nicola Cuomo, che a un certo punto diventa il dominus della gestione societaria, anzi di entrambi le società citate, dando la sensazione di essere stato sin dal primo momento, ossia dalla costituzione di Italiana Congelati, avvenuta nel 2015 ad opera del suocero Pietro Scialli, il motore operativo del tutto.
Ma di questo, ripetiamo, scriveremo nei prossimi giorni, perché tra i movimenti significativi di danaro, avvenuti in almeno 6 conti correnti, e lo spostamento di personale da una società all’altra senza soluzione di continuità, si capirà quanto abbia contato Nicola Cuomo. Ed è proprio quest’ultimo ad essere il protagonista di un acquisto di immobili, dove gli immobili hanno prezzi da capogiro, ossia a Nizza, sulla dorata Costa Azzurra.
Attenzione, Nicola Cuomo non è solamente, come vedremo, un protagonista, soprattutto grazie alle deleghe ricevute per la gestione e co-gestione della Italiana Congelati, ma è direttamente coinvolto in una terza società, la Seafrozen Srl, che rende ancor più complesso l’ordito, il dedalo di collegamenti tra amministratori di diritto e di fatto.
Rimanendo agli immobili di Nizza, i pubblici ministeri hanno chiesto e ottenuto il sequestro della documentazione di acquisto in modo da capire se questi acquisti realizzati da Cuomo abbiano in qualche modo a che fare con la triangolare gestione della liquidata giudizialmente Italiana Congelati, della Italian Trade e della Seafrozen Srl.