LA DOMENICA DI DON GALEONE…
26 Gennaio 2025 - 08:02
26 gennaio 2025 ✶ III Domenica TO (C)
Oggi questa Scrittura si è compiuta! (Lc 4,16)
L’evangelista Luca premette all’episodio quattro versetti dove presenta il suo metodo di lavoro, come storico e come teologo. Come spiegare questa connessione? La connessione tra i primi versetti e l’episodio del Vangelo pare dire a noi: attenzione, gli spettatori non sono ammessi: chi ascolta la Parola o è un testimone o è un contro- testimone. L’evangelista Luca si mette anche lui nella fila dei testimoni, fa ricerche accurate, chiede a Teofilo (cioè a ogni uomo che ama Dio, come dice la sua etimologia), e scrive e trasmette alle generazioni seguenti la sua testimonianza. Spetta anche a noi oggi trasmettere il Vangelo di Gesù.
La chiesa oggi ci offre due esempi di “prediche”: una di Ezra, che spiega la Torah al popolo, e una di Gesù, che attualizza in sé la parola del profeta. Anche io, con questo scritto, sto facendo una predica, e forse per molti la preoccupazione è che sia breve, perché in tutti noi c’è una mentalità consumistica: occorre bruciare in fretta questi momenti e passare ad altro da consumare. Ma la predica è una preghiera, è un servizio a Dio, un momento forte di ascolto e di appropriazione personale della Parola. Bisogna arrivare a comprendere che il Vangelo non racconta solo la vita di Gesù, ma anche la mia! Non è una semplice lezione di morale, non un malinconico sguardo al passato, né un’esaltante proiezione nel futuro: è un impegno nel tempo presente come luogo unico e privilegiato per incontrare Dio. Siamo abituati a sentire ogni giorno la parola “inflazione”: è un fenomeno per cui il nostro denaro vale sempre di meno. Così capita anche alle parole: diventano merce svalutata e inflazionata; la famosa Mina cantava Parole,
Come era solito, Gesù partecipa alle funzioni religiose della sua “parrocchia”, e cioè la sinagoga, ogni sabato. La gente lo conosce bene, perché questo loro paesano ha già fatto parlare di sé. Qualche sottolineatura:
…“Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia”. Questa pagina di Isaia rappresenta il manifesto programmatico di Gesù, una pagina scritta proprio per lui. Dopo la lettura, Gesù siede, come ogni buon maestro, ma l’evangelista Luca riprende al rallentatore ogni suo gesto: “ripiegò il rotolo, lo consegnò all’inserviente e sedette; gli occhi di tutti erano fissi su di lui”. La gente si aspetta la predica, ed ecco la predica più breve e densa della storia: “Oggi si è compiuta questa Scrittura”. Con Gesù si apre un giubileo, un anno santo, un anno di grazia che non ha fine.
BUONA VITA!