“Se mi tolgono i figli, faccio soffrire i suoi”. Lite tra parenti finisce con minacce gravissime: 43enne casertano a processo
10 Febbraio 2025 - 17:39
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Si è chiusa con una remissione tacita di querela il processo che vedeva coinvolto un 43enne di Santa Maria Capua Vetere, alla sbarra per minacce aggravate nei confronti di un parente.
La storia si è conclusa vista la mancata presenza del cugino dell’imputato, difeso dall’avvocato Achille D’Angerio, parte offesa nel procedimento, all’udienza in cui avrebbe dovuto testimoniare. In questa circostanza, parte in automatica la remissione della querela, come previsto dalla legge Cartabia.
Erano volate parole forti da parte di N.L., via WhatsApp, relativamente alla gestione dei figli e di un rischio di perderne la custodia. “Se mi tolgono i figli è morto; gli devo far saltare i denti; i miei figli soffrono e soffrirà anche il suo“.
Parole molto pesanti che hanno portato N.A. a presentare querela per minacce.